[RECENSIONE] Ho sposato un maschilista di Joanne Bonny

Cari lettori,
oggi vi parlo di un libro molto divertente, un'autrice che non conoscevo e che mi ha sorpreso.






Recensione:


Emma Fontana è una convinta femminista e dopo una delusione sul lavoro, decide di aprire una rivista tutta sua ed interamente dedicata alle donne.
Da sempre si impegna per combattere i diritti delle donne nel lavoro, in casa, nei rapporti di coppia, ma un giorno per uno scherzo del destino si ritrova a partecipare ad un reality show dove il fine del programma è quello di sposare un milionario.
Sono stati due suoi dipendenti ad iscriverla per gioco, ma se all’inizio l’idea di partecipare ad un programma così trash e maschilista la disgusta, alla fine accetta perché il suo obbiettivo è quello di far innamorare l’uomo e poi lasciarlo in tv e umiliarlo.
Marco Bernardi, è il protagonista del programma, è un figlio di papà senza arte ne parte, che all’inizio del racconto sembra essere il classico bello che non balla.
Emma viene colpita dalla sua bellezza, ma cerca sempre di concentrarsi sul suo obbiettivo e sul reale motivo della sua partecipazione. La ragazza fisicamente non è il tipo di Marco che all’inizio non la considera più di tanto ma poi Emma si fa riconoscere per le sue qualità e conquista piano piano Marco ma non solo lui…
Il libro è sicuramente molto divertente e ha come protagonista una donna autoironica che vive l’amore in maniera realista senza lasciare spazio al romanticismo, ma alcune volte il suo atteggiamento allontana gli uomini che si sentono spaventati dall’intelligenza di Emma.
Una storia chick lit piacevole e in alcuni punti veramente molto spiritosa e soprattutto un libro che si legge con il sorriso.
Emma è una donna moderna, che si batte per l’uguaglianza delle donne nel lavoro, nella vita, nel rapporto a due, ancora oggi soprattutto nell’ambiente di lavoro il mondo femminile è discriminato e non è al livello dei colleghi maschi.
Nella parte finale sicuramente la storia perde un po’ della comicità e dell’ironia che si respira nei primi capitoli, Emma è pur sempre una donna in cui prevaricano i sentimenti al senso di vendetta, quindi la sua decisione finale è sicuramente inaspettata.
Un romanzo molto moderno, dove si parla anche di come oggi l’amore sia diverso attraverso reality show e social e di come si voglia sempre di più mettere in mostra e manifestarlo agli altri.
Anche in questa storia vediamo come le donne siano sempre competitive tra di loro e non fanno gruppo e quindi anche in questo caso i maschi hanno sicuramente la meglio.
Una storia che mi ha fatto divertire ma anche riflettere su quanto ancora ci sia da fare per riuscire ad affermare i nostri diritti ma soprattutto noi stesse non dobbiamo sopportare tutto solo per compiacere i maschietti.

***

Trama:

Dopo essersi vista negare ingiustamente la meritata promozione, la giornalista Emma Fontana decide di fondare una rivista per donne, «Revolution». Ma proprio quando sta per essere eletta femminista dell’anno, Emma scopre che i suoi migliori amici l’hanno iscritta al reality show Chi vuol sposare un milionario? Per dieci giorni il giovane e ricchissimo Marco Bernardi ospiterà venti ragazze nella sua villa e sceglierà tra loro la sua fidanzata. All’inizio Emma è furiosa solo all’idea di dover competere per sedurre un maschilista fatto e finito, e parte per Como con l’obiettivo di approfittare della ghiotta occasione per screditare lo show. La sua missione si rivela però più ardua del previsto, a causa delle prove imbarazzanti, dell’atteggiamento sessista di Marco e delle concorrenti pronte a tutto pur di diventare la futura signora Bernardi. A complicare le cose ci si mette anche il fratello maggiore di Marco, Leonardo, tanto affascinante quanto sospettoso delle reali intenzioni di Emma. Mentre i suoi sentimenti nei confronti dei fratelli Bernardi si fanno ogni giorno più intricati, Emma si troverà a mettere in discussione certezze e pregiudizi: e se in fondo fosse lei stessa la sua avversaria più pericolosa?
L’amore non è mai stato così divertente.


Joanne Bonny

è nata a Milano nel 1986, con un altro nome. Lo pseudonimo nasce dalla sua passione per i pirati, protagonisti del primo romanzo che ha scritto tra un esame di università e l’altro. La saga piratesca non andò mai in porto (e neanche la sua laurea in Beni culturali), ma l’amore per la scrittura è sopravvissuto. È stata finalista al Premio Il Battello a Vapore con un libro per bambini. Ho sposato un maschilista segna il suo esordio nella narrativa per adulti.

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