[RECENSIONE] Sette giorni perfetti di Rosie Walsh

Sette giorni perfetti è un romanzo che ho acquistato perchè sono stata molto incuriosita dalla trama, che mi sembrava originale e che mi aveva colpito moltissimo.
In realtà non si è rivelato all'altezza delle mie aspettative, una buona operazione di marketing che non convince fino in fondo.



Recensione:

Sarah e Eddie si conoscono per caso e si innamorano subito, tutto avviene in pochi istanti, i due passano insieme sette giorni "perfetti" e poi l'uomo scompare.
Sarah non si dà pace e soprattutto non capisce come mai Eddie non risponda alle chiamate, ai messaggi, nei social, sembra essere sparito. Eppure tra di loro c'era sintonia, passione, complicità ma cosa sarà successo?

Il lettore se lo chiede, ma c'è subito puzza di bruciato perché qualcosa non quadra.

Per prima cosa Sarah si fida subito di quest'uomo senza conoscerlo, anche se tra di loro c'è chiaramente un'attrazione forte, prima di dare così tanto confidenza ad un uomo, una persona "normale" ci pensa ben due volte soprattutto di questi tempi.
Sarah è sicuramente una donna che da subito manifesta degli squilibri, dei punti deboli, si trasforma in una stalker pur di capire cosa sia accaduto a Eddie, anche se in fondo, lei  sa già il motivo dell'allontanamento dell'uomo.

La storia ad un certo punto diventa un po' surreale e poco credibile e il vero colpo di scena viene svelato  circa cento pagine prima della fine del romanzo, quindi tutto quello che è stato scritto dopo, è per me insignificante.

L'idea di fondo è buona ma l'intreccio e la struttura narrativa sono veramente pessimi, il finale è la parte che ho preferito di meno e che ha reso pietoso questo libro e che ha fatto precipitare il mio giudizio.

Negli anni ho letto così tanti corsi di scrittura creativa che ho capito che un libro deve appartenere ad un genere predefinito e questo non fa parte di nessuna categoria.
Può sembrare un thriller, poi una storia d'amore e poi ancora un thriller, in realtà non è nessuno dei due.
Non c'è suspense, non c'è emozione, non c'è nulla.

Il personaggio di Sarah è molto complicato e a tratti psicopatico, la protagonista fa da padrona in una storia che si fa leggere senza troppo coinvolgimento, dove non sono riuscita ad affezionarmi né alla trama né ai personaggi principali.

E' un libro che non consiglio, perché può sembrare una storia interessante e avvincente in realtà il libro che andiamo a leggere risulta essere noioso e stucchevole e  non si rivela all'altezza della trama che abbiamo letto in quarta di copertina.


***

Trama:

Si incontrano per caso in un caldo pomeriggio di giugno alla fermata dell’autobus e fin dal primo momento Sarah e Eddie si piacciono da morire. A quasi quarant’anni e con un divorzio alle spalle, Sarah non si è mai sentita così viva. E le sembra che Eddie la aspettasse da sempre. Così, dopo una settimana perfetta passata insieme, quando Eddie parte per un viaggio fissato molto prima di conoscerla e promette di chiamarla dall’aeroporto, Sarah non ha motivo di dubitare.
Ma quella telefonata non arriva. E non arriva nemmeno il giorno dopo, né gli altri a seguire. Incredula, gli occhi fissi sullo schermo del cellulare che non suona, Sarah si chiede se lui l’abbia semplicemente scaricata o se invece gli sia successo qualcosa di grave.
Dopo giorni di silenzio, mentre tutti gli amici le consigliano di dimenticarlo, Sarah si convince sempre più che ci sia qualcosa dietro l’improvvisa sparizione. Tuttavia le settimane passano e Sarah non sa più darsi spiegazioni. Fino al giorno in cui inaspettatamente scopre di aver avuto sempre ragione. C’è un motivo se Eddie non l’ha più chiamata. Un segreto doloroso che li avvicina e insieme li allontana. L’unica cosa che non si sono detti in quei sette giorni trascorsi insieme…
Il romanzo d’esordio di Rosie Walsh non è solo una storia d’amore che sorprenderà tutti quelli che sanno cosa significa aspettare una chiamata che non arriva, ma è molto di più. Scava nel profondo dei nostri sentimenti e delle nostre paure: la paura di non essere amati, la paura di essere rifiutati, la paura di affrontare il passato. E lo fa dosando sapientemente suspense e passione, emozioni e dramma, lasciando il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.

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