[RECENSIONE] La casa nella brughiera di Elizabeth Gaskell

Cari lettori,
oggi parliamo del romanzo"La casa nella brughiera" di Elizabeth Gaskell, secondo libro che abbiamo letto con il mio gruppo di lettura #elizabethgaskellgdl, dedicato, appunto, alle opere della scrittrice inglese.

La casa nella brughiera esce nel 1850, anno molto importante per la Gaskell, perchè si trasferisce  nella villetta al numero 84 di Plymouth Grove con il marito e le figlie e conosce Charlotte Brontë che divenne sua grande amica.
La casa nella brughiera è uscito a dicembre di quell'anno come libro natalizio, la Gaskell esprime le sue perplessità nello scrivere questo tipo di storia "stereotipata" e legata a vincoli di lunghezza, tanto che lei stessa dirà che non ne vale la pena leggerla. Negli anni questa storia non fu ricordata tra le opere più significative della Gaskell, dopo la lettura credo che l'autrice fosse stata sicuramente troppo dura con se stessa.





Recensione

Elizabeth Gaskell non delude le aspettative anche questo romanzo breve è stata una piacevole lettura, in questa storia ritroviamo i temi cari alla Gaskell come il rapporto genitori-figli, la religione, l'ambientazione come parte integrante della narrazione, il ruolo della donna nella società dell'epoca.

La casa nella brughiera che dà il nome all'opera, è la residenza dei Browne e la Gaskell inizia a descriverci proprio questo cottage, lì vivono Maggie e Edward con la loro madre, vedova di Mr Browne, che era il curato di Combehurst.
Questa casa isolata nella campagna inglese sembra quasi un dipinto, un'opera d'arte disegnata sulla tela, tanto bella quanto irreale e idilliaca e come ci spiega l'autrice, era come una "delle casette delle fiabe tedesche ambientate nella foresta".
Come mi faceva notare Valeria nel gruppo di lettura, noi lettori di classici dell'epoca vittoriana, siamo abituati a vedere la brughiera come un  paesaggio cupo, selvaggio e oscuro come ci viene descritta nei romanzi  "Cime tempestose" o "Jane Eyre". Invece qui, la vediamo in maniera fiabesca dove una famiglia non può che vivere in pace e serenità.
Almeno fino a un certo momento quanto la fiaba non avrà il suo lieto fine.

I Browne hanno come vicini i Buxton formato da Mr e Mrs Buxton. il figlio Frank, la cugina Erminia.

Questo romanzo è pervaso dalle contrapposizioni, le donne verso gli uomini, Frank e Edward e i Browne contro i Burton.

Partiamo dai Browne, Edward è il figlio prediletto, la madre lo difende a spada tratta in ogni situazione e fino alla fine lo preferisce a Maggie. Lo giustifica sempre, probabilmente in alcuni punti del romanzo penso che sia stata la stessa Gaskell a parlare e non il personaggio; sappiamo bene che per superare la scomparsa dell'unico figlio maschio iniziò a scrivere e ne fece diventare una professione.

"Sua madre nutriva un certo rispetto per lei, e da lei dipendeva enormemente. pur tuttavia non si può dire che fosse affetto quello che provava nei suoi confronti, O, se lo era, si trattava di un serntimento blando e indolente se comparato al profondo amore e al gioioso orgoglio che nutriva per Edward."

Edward è arrogante, egoista, presuntuoso e interessato solo al denaro, passa un periodo lontano da Combehurst per studiare e quando ritorna invece di seguire le orme del padre e diventare un curato, decide di fare l'avvocato. Ma il suo carattere non è migliorato anzi, anche Maggie lo nota.

" [...] I difetti di suo fratello, non poté fare a meno di notare Maggie, si rafforzarono e crescevano assieme a lui."

Edward nonostante tutto questo, tratta anche male la sorella non la considera come un essere umano, ma una persona da "manipolare" a suo piacimento e per raggiungere i propri scopi.

Maggie, la sorella di Edward, è una ragazza umile e molto religiosa, incapace di odiare qualcuno, purtroppo è cresciuta in una famiglia modesta e soprattutto con la madre che non la considera all'altezza del fratello e che le continua a ripetere come si deve comportare e cosa può fare una donna rispetto a un uomo. Ho apprezzato molto la sua fermezza nel rivendicare e nel seguire i propri sentimenti.

"«Vedi, Maggie, un uomo ha bisogno di essere istruito per diventare un gentiluomo. Invece, se una donna sa come si gestisce una casa, quesro è tutto ciò ch le viene richiesto di apprendere. Perciò il mio tempo ha più importanza del tuo. Mamma dice che andrò al collegio e diventerò un pastore. Per questo devo portarmi avanti col latino.»


Frank è un uomo buono e umile e aveva tutte le capacità per aspirare a una posizione importante nello Stato o nella Chiesa, ma quello che lo frena è  la sua timidezza. Per il padre Mr. Buxton, quindi l'unica cosa da fare è un matrimonio "conveniente", con una ragazza che ha una buona posizione nella contea e che desse maggiore lustro al suo nome. Ecco perchè, lui non accetta che il figlio si sia innamorato di Maggie e che la voglia sposare.

"La cosa peggiore era che Maggie non aveva in sè alcuna colpa, sebbene non possedesse le doti che lui ricercava nella moglie di suo figlio."
Mr. Buxton è il personaggio che mi ha sorpreso di più, ha un'evoluzione credibile, all'inizio sembra un signorotto di campagna un po' ingenuo e anche se non lo fa apposta ostenta la sua ricchezza, poi cambia improvvisamente a causa della decisione del figlio di sposare Maggie e poi verso la fine si dimostra una persona completamente diversa.

Sebbene, questo libro sia un romanzo breve i colpi di scena non mancano e la Gaskell non delude il lettore, cercando sempre di raccontare una storia verosimile e molto scorrevole.

Rispetto ad altri romanzi credo che il finale sia un po' romanzato e che alcuni personaggi dovevano essere approfonditi di più, quali Erminia o lo stesso Frank.

Una lettura ingiustamente dimenticata per anni, ma che a me è piaciuta moltissimo, nonostante sia un romanzo breve la storia e i personaggi principali mi sono entrati nel cuore.


***


Trama:

"La casa nella brughiera", commissionato a Elizabeth Gaskell dal suo editore come libro natalizio, viene pubblicato infatti, per la prima volta, nel dicembre del 1850. La casa del titolo è incastonata tra le colline del moorland nel nord dell'Inghilterra. In questa vallata da fiaba, vivono Maggie e Edward Browne, figli del fu curato di Combehurst, con la madre e una vecchia domestica, Nancy. Le loro uniche incursioni nel vicino villaggio sono riservate alla domenica quando, dopo la messa, vanno a fare visita alla tomba del padre. La monotonia della loro vita viene spezzata dall'invito a pranzo di un vicino, Mr Buxton, vecchio amico del compianto curato. Una riluttante Mrs Browne accetta di condurre i suoi due figli a fare la conoscenza di Frank, figlio dell'uomo, di Erminia, sua nipote, e dell'inferma Mrs Buxton. Mentre Maggie cresce impregnandosi dell'amore e degli insegnamenti di quest'ultima, stringendo una tenera amicizia con Enninia e penetrando lentamente il cuore di Frank, Edward, debole di fronte alle lusinghe del denaro, decide di intraprendere un cammino professionale che si rivelerà essere la sua rovina e quella della sua famiglia. In una storia il cui perno è costituito dalla figura femminile di Maggie e dal suo universo di credenze e valori, Elizabeth Gaskell ci regala il ritratto di una protagonista che rimane costantemente fedele a se stessa e ai propri imperativi morali, arricchendo quella galleria di ritratti di donne forti e indipendenti alla quale l'autrice dedicò tutta la sua vita.







Nessun commento