[LOST IN VICTORIAN AGE] Conosciamo meglio Elizabeth Gaskell

Cari lettori, 

quando ho deciso di creare il gruppo di lettura virtuale su Instagram dedicato a Elizabeth Gaskell, non pensavo potesse avere un seguito, perché non è un'autrice molto conosciuta in Italia anche se nell'Ottocento lo era molto. 

Mi sono chiesta perché oggi non sia famosa allo stesso livello di altre scrittrici contemporanee inglesi,  anche se devo dire che negli ultimi anni l'interesse e la curiosità verso di lei  sta aumentando.

Io la leggo da cinque anni, la sua scrittura è molto complessa, arguta, minuziosa, riesce anche nei romanzi brevi a costruire dei personaggi convincenti e delle storie che sanno emozionare. 

Ma chi era veramente Elizabeth Gaskell a prescindere dalle informazioni facilmente reperibili?

Probabilmente non lo sapremo mai con certezza, l'unica biografia in italiano è quella scritta da Mara Barbuni e pubblicata per la casa editrice Jo March.

Il titolo dell'opera è "Sui passi di Elizabeth Gaskell" dove l'autrice attraverso i luoghi cari alla scrittrice inglese, ricostruisce la sua vita.



Qualche curiosità su Elizabeth Gaskell

Da bambina, dopo essere rimasta orfana di madre, viaggia per l'Inghilterra e poi lo farà quando diventerà moglie, madre e infine scrittrice professionista.

Elizabeth aveva un rapporto molto stretto e di forte affetto con il fratello John Stevenson, anche se lui aveva dodici anni in più di lei, purtroppo dopo la perdita della madre, anche il fratello abbandonò Elizabeth; infatti scomparve in mare tra il 1828 e il 1829, faceva parte della Marina mercantile.

Elizabeth crebbe a Knutsford con la zia Lumb che la ricoprì di affetto, il padre non la andò mai a trovare e si risposò con un'altra donna.

Uno dei temi cari alla Gaskell è il rapporto genitori figli, lo troviamo sia nei romanzi brevi che in quelli lunghi come "Delitto di una notte buia" o "La casa nella brughiera" o ancora in "Mogli e figlie"; in particolare molte delle protagoniste dei suoi libri sono orfane di madre, come per esempio Margaret Hale in "Nord e Sud" oppure Sylvia Robson negli "Gli innamorati di Sylvia".

Dopo aver frequentato il collegio, oltre al fratello morì anche il padre e lei si trasferì a Manchester nel 1831, fu ospitata dal reverendo Robberds e  da sua moglie Mary, sorella dell'amica di Elizabeth, Anne Turner. Robberds aveva un assistente, il reverendo William Gaskell, studioso di classici laureato all'università di Glasgow. 

Il 30 agosto 1832 William e Elizabeth si sposano a Knutsford; piccola curiosità sembra che sia il marito che le amiche chiamassero Elizabeth,  Lily.

Facendo riferimento alla ricostruzione che Mara Barbuni  fa nel libro che vi ho citato, sembrerebbe che la Gaskell iniziò a scrivere già nel 1838,  a causa delle lunghe assenze del marito per i suoi numerosi impegni.

La Gaskell partorì 6 figli, 5 femmine e 1 maschio, il tanto desiderato William,  purtroppo il bambino  morì a 8 mesi nel 1845 a causa della scarlattina. Il marito le suggerì di dedicarsi a un libro di una certa lunghezza che la distraesse, così pubblicò tre anni dopo nel 1848, Mary Barton, che però fu molto criticato.

Con le cento sterline ricavate dalla vendita dei diritti che il marito lasciò alla moglie, anche se per legge erano sue, la Gaskell fece un viaggio a Londra e conobbe Dickens e il 12 maggio segnò l'entrata della Gaskell nella società letteraria londinese, perché fu invitata a cena dal famoso scrittore.

Nonostante Dickens ammirava moltissimo la Gaskell e volesse che lei "lavorasse a tempo indeterminato" nelle sue riviste, Elizabeth era indipendente e autonoma e il loro rapporto fu molto difficile. 

Il 13 dicembre 1851 furono pubblicati i primi capitoli di "Cranford" sulla rivista "Household Word's", però  la Gaskell interruppe la consegna delle puntate di "Cranford" per iniziare "Ruth", Dickens si arrabbiò molto. 

L'autrice scelse per il libro che poi fu pubblicato come "Nord e Sud" il titolo provvisorio di Margaret Hale, le prime puntate non accolsero il favore del pubblico, nè di Dickens, che trovò la scrittura prolissa e noiosa. Fu lui che volle fortemente il cambio del nome in "Nord e Sud". 

Elizabeth e le figlie arrivarono a Roma il 23 febbraio 1857, l'esperienza in Italia viene raccontata nel 1863 nel libro "Delitto di una notte buia", fu uno dei momenti più felici della vita dell'autrice.

Una delle figlie della Gaskell, Meta  ricevette lezioni di disegno da John Ruskin, che conobbe grazie a Effie Gray che era stata sua compagna di scuola dalle signorine Byerley, quando seppe del divorzio prese le parti dell'uomo, non credendo a Effie. 

La Gaskell non pensò mai di diventare famosa, fuggiva dal successo che ebbe nella sua vita dedicandosi molto alla sua famiglia e alle figlie.

"Gli innamorati di Sylvia" fu il libro che scrisse in più tempo tra tutte le sue opere e fu pubblicato solo il 20 febbraio 1863 con una dedica al marito e nell'edizione americana a Charles Eliot Nordton che conobbe a Roma.

Con gli ultimi due romanzi "Mia cugina Phillis" e "Mogli e figlie"  ritorna a raccontare la vita di campagna e la sua giovinezza a Knutsford con la zia. 

La stesura di "Moglie e figlie" ultimo suo romanzo, ebbe molte battute d'arresto a causa della sua salute precaria, era molto stanca, aveva mal di testa, debolezza e non riusciva a dormire di notte.

"Mogli e figlie" fu l'ultimo libro della Gaskell, mancava una sola puntata alla fine della storia che era prevista per il gennaio del 1866, l'autrice parlò spesso con le figlie di come sarebbe andato a finire il libro. 

La Gaskell lasciò incompiuto il romanzo perché morì prima di concluderlo il 12 novembre 1865.

Elizabeth Gaskell voleva proteggere la sua vita privata, si oppose al progetto di una sua biografia e volle che alcune sue lettere fossero bruciate.

La figlia Meta distrusse molte lettere mentre Marianne no e grazie a lei possiamo conoscere un po' com'era la Gaskell; se quando morì era nel punto più alto della sua carriera, poi venne presto dimenticata.

Per molto tempo "Cranford" fu considerata l'opera più rappresentativa, ma poi negli anni sessanta e settanta del Novecento l'attenzione si posò su "Mary Barton" e "Nord e Sud".

In Italia la stiamo riscoprendo solamente ora, ma nel suo paese oggi è considerata una tra le maggiori autrici dell'Ottocento inglese, che riuscì ad emergere in un'epoca ricca di scrittrici molto importanti.




1 commento

Rosi ha detto...

Ciao, Sono Rosi di Raccontare Rosi. Molto interessante questo articolo! Sono ufficialmente diventata una fan della Gaskell.