Cari lettori,
con il gruppo di lettura che trovate su Ig #scrittriciitaliane2021, quest'anno leggeremo alcune delle piĆ¹ importanti autrici italiane del Novecento, ma non solo, affronteremo anche alcune contemporanee.
A gennaio ho letto "Una donna" di Sibilla Aleramo, pubblicato nel 1906, l'autrice viene considerata una delle prime scrittrici femministe italiane.
Recensione
La scrittura elegante e poetica della Aleramo ci conduce per mano attraverso il racconto della prima parte della sua vita, un testo che pone al centro della storia , come viene sottolineato dal titolo, la figura di una donna.
E' un romanzo autobiografico che l'autrice dedica al figlio, perchƩ vuole che il suo bambino attraverso le sue parole possa capire le sue scelte.
Questo libro ĆØ straziante per quanto sia stata drammatica la vita della Aleramo, il racconto parte da quando era un adolescente, lei era piĆ¹ legata al padre rispetto alla madre, ma poi le cose sono cambiate ĆØ anche i suoi sentimenti verso i genitori.
A tredici anni inizia a lavorare come impiegata nella fabbrica che gestiva il padre, inizialmente lei si sente felice ma poi succede qualcosa di forte, subisce violenza da un suo collega, la Aleramo perĆ² decise di non raccontare a nessuno quello che le ĆØ successo.
E alla fine sposa quest'uomo, lei crede che sia l'unica scelta che ha in quel momento, l'unica opzione per una donna nella sua epoca, non c'era altro che poteva fare. In un certo modo, questo terribile gesto, viene visto dall'autrice quasi come un atto d'amore.
Il matrimonio non ĆØ facile, il rapporto con il marito peggiora sempre di piĆ¹, lui continua a farle violenza sia fisica, spesso la picchia, ma soprattutto la sta distruggendo a livello psicologico. Questa situazione la porta alla depressione, la stessa malattia di cui soffriva la madre e piĆ¹ volte si interroga se questo sia il destino delle donne, non riuscire mai a raggiungere la felicitĆ . In queste pagine perĆ² c'ĆØ di piĆ¹, ĆØ un testo ricco di punti di riflessioni, si chiede anche perchĆ© le donne non possono avere una relazione con un partner, che possa essere appagante sia dal punto di vista psicologico sia da quello piĆ¹ intimo.
"Amare e sacrificarsi e soccombere! Questo il destino suo e forse di tutte le donne?"
Nel corso del libro conosciamo la grande passione della Aleramo per la scrittura, questa la porterĆ a collaborare con alcune redazioni di Roma.
E' un testo molto profondo, crudo, spiazzante ma anche autentico dove l'autrice scava nel profondo del suo animo e nei sentimenti che prova, sul ruolo che una donna debba avere nella societĆ e all'interno della famiglia.
La Aleramo con la sua scrittura si chiede anche se l'unico scopo e il fine della vita di una donna debba essere sposarsi e fare dei figli, la donna non puĆ² amare, provare passione e desiderio come gli uomini?
Non puĆ² essere indipendente?
Il suo matrimonio ha rappresentato, per lei, una gabbia per molti anni e la Aleramo capisce che le uniche soluzioni sono: soccombere o resistere e scappare cambiando vita.
Emotivamente ĆØ un romanzo molto difficile per i temi trattati, il finale ĆØ spiazzante, emozionante e tragico.
Assolutamente da leggere!
***
Trama
āSignora di sĆ© stessa la donna non era di certo ancora: lo sarebbe mai?ā
Questo romanzo di Sibilla Aleramo fu pubblicato per la prima volta nel 1906. La fortuna immediata del volume, sia in Italia che nei paesi in cui fu tradotto, fece scoprire al mondo unāautrice che avrebbe fornito negli anni altre grandi prove del proprio talento. Una delle principali ragioni del successo del libro fu il suo tema: si tratta infatti di uno dei primi libri femministi apparsi da noi. Al cuore di questo romanzo ampiamente autobiografico cāĆØ la sua autrice. Come scrive Emilio Cecchi nella postfazione, ācon lāAleramo, non si trattava piĆ¹ di unāautrice, dāuna artista soltanto: si trattava anche dāuna rivendicatrice della paritĆ femminile, dāuna ribelleā. A piĆ¹ di un secolo dalla sua prima pubblicazione, questo vibrante ritratto di una donna che lotta per il diritto a vivere con pienezza e libertĆ la sua vita si conferma una lettura imprescindibile.
Nessun commento
Posta un commento