[RECENSIONE] MASCHIO BIANCO ETERO DI JOHN NIVEN

 Cari lettori, 

oggi parliamo di un romanzo molto divertente, "Maschio bianco etero" di John Niven pubblicato dalla Einaudi editore. 




Recensione

Questo libro mi ha stupita e soprattutto mi ha divertita molto, dopo un periodo di letture impegnative e di alcuni delusioni, avevo proprio bisogno di qualcosa di leggero.

Il protagonista del romanzo è Kennedy Marr, un irlandese che vive in America, è uno scrittore fannullone e sceneggiatore per il cinema. E' un donnaiolo, un narciso e un egocentrico, ha il vizio dell'alcool e gli piace la bella vita.

Ad un certo punto deve fare i conti con una serie di debiti e quindi dovrà accettare un cambiamento di vita radicale...

Possiamo dire che Kennedy vive una vita esagerata, piena di eccessi, senza regole e senza nessun timore e dice sempre tutto ciò che pensa.

L'autore attraverso il suo personaggio, ci racconta la società di oggi in maniera dissacrante e ironica, tocca vari tasti alcuni intoccabili come la religione, la sessualità, lo status sociale.

Nel corso del libro troviamo delle parti divertenti ma dall'altra parte c'è anche spazio per delle riflessioni sula vita, sui tempi che stiamo vivendo. 

Kennedy non è un personaggio positivo, non dà sicuramente il buon esempio, è tutto quello che una brava persona non dovrebbe essere, l'ho trovato anche prevedibile in alcuni momenti.

La lettura scorre velocemente, però non ci sono grandi colpi di scena, il protagonista si adatta al cambiamento che per forza dovrà affrontare.

E' sicuramente un testo che vuole essere semplice e leggero ma che alla fine fa pensare ai tempi che viviamo, ai limiti e alla mediocrità dei nostri giorni e su quanto le persone si soffermano su cose futili e diano importanza ad argomenti di poco spessore.

A questo romanzo però manca qualcosa, l'ho trovato più incisivo e tagliente nella prima parte meno nella seconda, il finale mi ha lasciato un po' perplessa.

La trama in sè non è così originale, in molti punti è anche banale, il lettore sa già cosa succederà ma quello che mi ha colpito di più è lo stile di scrittura semplice: diretto, frizzante e ironico. 

L'autore poteva probabilmente creare una storia un po' più complicata e non così prevedibile, forse il suo intento era quello di criticare la società in cui viviamo, non so se consigliare sinceramente questo libro ma non mi sento neanche di bocciarlo.


***

Trama

Kennedy Marr è un donnaiolo, un egocentrico, un narciso. Un uomo baciato dal successo, uno di quei bastardi a cui la vita ha servito le carte migliori. E ha scoperto che Hollywood è un posto formidabile per praticare gli eccessi. Nulla al mondo lo convincerebbe a lasciare la California per tornare nello sprofondo inglese. Ma non ha fatto i conti con l'Agenzia delle entrate. Così, quando inopinatamente viene insignito di un prestigioso - e ricco - premio letterario è costretto ad accettare. Anche se ciò significa passare un anno in un college inglese a insegnare scrittura creativa a dei pivelli senza talento. E soprattutto ritrovarsi faccia a faccia coi fantasmi del passato. Dopo lo strepitoso Gesù Cristo protagonista di A volte ritorno, John Niven inventa un altro personaggio iperbolico e irresistibile, un uomo capace di fare a pezzi per sempre la reputazione del maschio contemporaneo.

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