[RECENSIONE] LOLITA DI Vladimir Nabokov

Cari lettori, 

oggi parliamo di un libro molto discusso e controverso pubblicato nel 1955 a Parigi e solo nel 1967 in America, infatti inizialmente le case editrici americane rifiutarono la pubblicazione.







Recensione


"Se avessi raggiunto la meta, la mia estasi sarebbe stata tutta tenerezza. un caso di combustione interna del quale Lolita, anche da sveglia, avrebbe a stento percepito il calore."


E' difficile parlare di questo libro perché il tema trattato è sicuramente molto crudo e la lettura di questo libro suscita emozioni contrastanti quali rabbia, indignazione e sgomento.

D'istinto il lettore moderno respinge tutto quello che ci viene raccontato perché vengono commessi degli atti che sono contro ogni forma di morale e che ci risultano inspiegabili.

Lolita è una sorta di diario-confessione scritta da un uomo con lo  pseudonimo di Humbert Humbert, morto in carcere, la storia viene raccontata solo dal suo punto di vista.

L'autore decide di affidare la narrazione  in prima persona a questo personaggio inaffidabile e problematico, è un pedofilo che vive la sua malattia con vergogna e capisce che ciò che fa è immorale ma sa anche che non può rinunciare a questa sua "ossessione". Non può respingere la propria indole.

Lolita è sia vittima che carnefice, è consapevole di quello che sta facendo e del grosso potere che ha nei confronti di Humbert e di quello che lei rappresenta per lui e ci gioca molto su questo. Sicuramente ha bisogno di un grosso supporto psicologico. 

Va anche detto senza dubbio che quello che fa Humbert è sbagliato e va condannato e non ci sono giustificazioni per la sua condotta.

L'intento dell'autore è quello di "indagare" e di scovare tutti gli aspetti più profondi e nascosti della mente malata di Humbert, nel sentimento e nel desidero che quest'uomo prova per la dodicenne Lolita e in generale per tutte le ragazzine.

Humbert per quanto sia un personaggio deplorevole e inquietante, è molto complesso e trovo che l'autore l'abbia descritto in maniera estremamente reale.

Il limite viene passato quando dai pensieri di Humbert, su quello che potesse succedere con Lolita, tutto diventa realtà e da lì inizierà il lento declino di questa storia di ossessione.

Entrambi i protagonisti hanno un grave disturbo psicologico e per Humbert si aggrava dopo l'inizio della loro relazione, quando sarà consumato dalla gelosia e dall'indifferenza che lei prova per lui. Lolita prende ciò che vuole da questo amore malato e la ragazzina non proverà nulla per l'uomo.


"E così, fra un tentativo di approssimazione e l'altro, mentre una conclusione percettiva la trasformava in macule di luna o in un lanuginoso cespuglio fiorito, sognavo di riemergere alla coscienza, sognavo di essere in agguato."


Il talento di questo autore è di parlare di un argomento così controverso e inquietante utilizzando una prosa brillante, scorrevole e riesce a giocare con le emozioni del lettore facendolo dubitare di quale sia la moralità, cosa sia giusto fare e cosa no. Naturalmente  è un narratore inaffidabile non ho mai creduto a quello che lui ha scritto, anche se sono consapevole che Lolita non sia una ragazzina che è stata irretita da Hubert e sicuramente anche lei è consapevole "ingenuamente" di quello che fa; ma credo anche che non dobbiamo mai dimenticare che ha dodici anni.

E' un libro che scuote qualcosa dentro al lettore non si può rimanere indifferenti, nel bene o nel male si è colpiti da questa storia, al di là della trama, chi legge questo libro dovrebbe andare oltre e vedere cosa l'autore ci volveva trasmettere. In questo testo credo sia interessante capire cosa pensava Humbert, perchè lo ha fatto, i rimorsi e la vergogna che provava.

Oltre a questo, credo che questa storia apra a molte riflessioni, sulle ossessioni amorose, sulle malattie mentali e su come certi limiti non si possano mai superare. 


***


Trama

Sarebbe difficile, per chi non ne è stato testimone, immaginare oggi la violenza dello scandalo internazionale, per oltraggiata pruderie, che Lolita provocò al suo apparire nel 1955. Ma chi è Lolita? Questa "ninfetta" (geniale invenzione linguistica di Nabokov, poi degradata nell'uso triviale, quasi per vendetta contro la sua bellezza) è la più abbagliante apparizione moderna della Ninfa, uno di quegli esseri quasi immortali che furono i primi ad attirare il desiderio degli Olimpi verso la terra e a invadere la loro mente con la possessione erotica. Perché chiunque sia "catturato dalle Ninfe", secondo i Greci, è travolto da una sottile forma di delirio, lo stesso che coglie l'indimenticabile professor Humbert Humbert per la piccola, intensamente americana Lolita.

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