tag:blogger.com,1999:blog-60218690840109194732024-03-24T16:33:37.317-07:00The books of AliceAlice's Blog books and scrapbookingAlicehttp://www.blogger.com/profile/12140018021102349647noreply@blogger.comBlogger1142125tag:blogger.com,1999:blog-6021869084010919473.post-30713269937034122972024-03-20T06:30:00.000-07:002024-03-20T06:30:00.310-07:00Le vedove del giovedì di Claudia Pineiro<p>Cari lettori, </p><p>oggi parliamo di Le vedove del giovedì di Claudia Pineiro.</p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtWPh5n1UkFF2Gq-p6ySw9WhQf3_z2kGnfAIHQ96wMNQ5HjtHxcUyy6MnossxdgV6ydYc0B1QKdFsD9LqUZBCqqbDSNray3t8vfaSTb1FHDTZhNS3jEU7tFcFXKCeXA1G3l8KVVooy1S4paW7ye9Q0ed_1mm3zGCBXWGhyphenhyphenHmkbvXfm92MAWYOx1erYnNk/s3185/Kondo%20planner.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2885" data-original-width="3185" height="580" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtWPh5n1UkFF2Gq-p6ySw9WhQf3_z2kGnfAIHQ96wMNQ5HjtHxcUyy6MnossxdgV6ydYc0B1QKdFsD9LqUZBCqqbDSNray3t8vfaSTb1FHDTZhNS3jEU7tFcFXKCeXA1G3l8KVVooy1S4paW7ye9Q0ed_1mm3zGCBXWGhyphenhyphenHmkbvXfm92MAWYOx1erYnNk/w640-h580/Kondo%20planner.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhC1qs4YPrPPMiL_BO2PUDd09oFpQ7vkC9tBNlETxum231gRxOEWnxLvxHnOokiW1KgkZvRzjzbFJtNuFBd6aeyRowpZfeq3-jpm61ntYpXEf1rigzPqd19YRLaPjoYVslvSX1fVsIOFdUXzK85A_Eet6QS84qqWrw1U6c4AzhiG4wx8uXC3RtNjKlpurE/s320/valutazioni-2stelleemezza.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="100" data-original-width="320" height="63" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhC1qs4YPrPPMiL_BO2PUDd09oFpQ7vkC9tBNlETxum231gRxOEWnxLvxHnOokiW1KgkZvRzjzbFJtNuFBd6aeyRowpZfeq3-jpm61ntYpXEf1rigzPqd19YRLaPjoYVslvSX1fVsIOFdUXzK85A_Eet6QS84qqWrw1U6c4AzhiG4wx8uXC3RtNjKlpurE/w200-h63/valutazioni-2stelleemezza.png" width="200" /></a></div><div><br /></div><p><br /></p><p><b>Il libro inizia con il ritrovamento di alcuni cadaveri in una piscina in un complesso residenziale di lusso,</b> questi corpi erano degli uomini, dei mariti, dei padri che si incontravano di giovedì, ma quella volta le cose erano andate in un modo inaspettato.</p><p><b>Pensavo partisse un'indagine per scoprire la verità e invece torniamo indietro nel tempo in un lungo flashback,</b> che dura quanto il libro e dove viene spiegato come siamo arrivati al giorno del delitto o del presunto tale.</p><p>E' un lungo racconto sulla situazione politica, sociale ed economica che stava vivendo in quegli anni l'Argentina, dagli anni novanta ai duemila, all'inizio può anche essere interessante <b>ma andando avanti la narrazione diventa pesante e noiosa. </b></p><p>La copertina è ingannevole, si prospetta un thriller ma non lo è purtroppo.</p><p>I personaggi non sono così approfonditi, il libro si concentra sul raccontare chi viveva nei vari appartamento del residence, e si scoprono i vari segreti, le bugie e gli intrecci.</p><p>Non andrei avanti a scrivere altro perché non ho trovato nessun spunto per fare un buon post su questo libro, non amo scrivere la recensione classica ma argomentare su quello che ho letto ma purtroppo qui non c'è niente che si possa approfondire.</p><p>Non lo consiglio. </p>Alicehttp://www.blogger.com/profile/12140018021102349647noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6021869084010919473.post-15610695384163277372024-03-12T05:30:00.000-07:002024-03-12T05:30:00.134-07:00Corpi celesti di Jokha Alharthi <p><span style="font-size: medium;">Cari lettori,</span></p><p><span style="font-size: medium;">oggi parliamo del libro "Corpi celesti" di Jokha Alharthi. </span></p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKR1kgT1_lRESnu9yRPcKbgVCBveeCPsHtpBTyw_P_c5MHwBmDVc6M5N7y3Rt8ZcDRFLdeE9XtTBsHe51fPU3uYB1320N4kXI_lmCwZVze1M92-r0fbqwyg3OQH-IhUA2LaOGM1Q53RHHDWSKHmgwuVxGpYWA81f7PBegvX8nLlt-X-qu7pWF4yzGDS24/s3612/Corpo%20celesti%20Oman.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2579" data-original-width="3612" height="456" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKR1kgT1_lRESnu9yRPcKbgVCBveeCPsHtpBTyw_P_c5MHwBmDVc6M5N7y3Rt8ZcDRFLdeE9XtTBsHe51fPU3uYB1320N4kXI_lmCwZVze1M92-r0fbqwyg3OQH-IhUA2LaOGM1Q53RHHDWSKHmgwuVxGpYWA81f7PBegvX8nLlt-X-qu7pWF4yzGDS24/w640-h456/Corpo%20celesti%20Oman.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguqqAvFHggPvr9Rhn7eI_5tfNTSiqxcKWHvODFHIBEL2GqRSUKhIP_m4AwjwBvpGGQOUhfZ7K5GXfMFAWC4ualeg74OVzuWmcIQR_3w4Md4Rh8iIN6Vp7UPEew3V5-SMqDkBIkFAus4H6d6W7GJ0FY3EA_LBTOaV6VmznekhaP-aLyLp_lK6yuJiv6GFk/s320/valutazioni-3stelle.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="100" data-original-width="320" height="63" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguqqAvFHggPvr9Rhn7eI_5tfNTSiqxcKWHvODFHIBEL2GqRSUKhIP_m4AwjwBvpGGQOUhfZ7K5GXfMFAWC4ualeg74OVzuWmcIQR_3w4Md4Rh8iIN6Vp7UPEew3V5-SMqDkBIkFAus4H6d6W7GJ0FY3EA_LBTOaV6VmznekhaP-aLyLp_lK6yuJiv6GFk/w200-h63/valutazioni-3stelle.png" width="200" /></a></div><br /><p><br /></p><p><span style="font-family: inherit;">Questo romanzo l'ho letto assieme alle ragazze del gruppo di lettura Valeria, Samantha, Giuliana e Giovanna. Appena è stato proposto l'ho subito votato perché mi interessava molto la trama e soprattutto imparare a conoscere la cultura di questo paese arabo, l' Oman. </span></p><p><span style="font-family: inherit;"><b>Non è stata però una lettura facile in quanto la narrazione è risultata molto ostica da seguire ma la più grande difficoltà è la mancanza di un riferimento temporale</b> che facesse capire in che momento storico mi trovavo, quindi andavo avanti e indietro nei vari capitoli solo con i nomi dei personaggi. Che gran confusione!</span></p><p><span style="font-family: inherit;">La storia principale è incentrata su tre sorelle e conosciamo attraverso tre generazioni i cambiamenti di questo paese e l'evoluzione sociale ed economica che avuto negli anni.</span></p><p><span style="font-family: inherit;">I personaggi sono molti, troppi e anche quelli secondari abbondano ma non ne viene approfondito nessuno, <b>probabilmente l'autrice voleva farci capire la differenza tra la tradizione del passato e la modernità,</b> oltre che la differenza tra figli e genitori. </span></p><p><span style="font-family: inherit;">C'è un albero genealogico all’inizio ma è talmente complicato che anche quello contribuisce alla confusione generale, bisognerebbe riscriverlo oppure consultarlo molte volte per capire i vari personaggi. </span></p><p><span style="font-family: inherit;"><b>Manca anche una vera e propria trama, manca un ostacolo, una lotta, un contrasto che dovrebbe accendere la narrazione. </b>Credo che bastasse veramente poco per rendere questo romanzo più facile da seguire. Nonostante questo ho apprezzato in parte questa lettura e questo paese così affascinante che spero un giorno di visitare.</span></p><p><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: center;">***</p><p><br /></p><p><b><span>Trama</span></b></p><p><span>Oman, villaggio di al-Awafi. Tre sorelle, tre storie d'amore sognato, desiderato, perduto, contrattato.</span></p><p><span>Mayya, dopo aver avuto il cuore spezzato da un primo amore impossibile, sposa infine Abdallah, con lei uno dei personaggi-chiave del romanzo, un uomo d'affari figlio di un ricco mercante di schiavi, e nonostante le premesse - si tratta di un'unione decisa dalle famiglie - è felice. La loro figlia primogenita sceglie il marito che vuole, divorzia, sembra quasi indifferente all'infelicità che le tocca in sorte. La seconda sorella, Asma', sognatrice e appassionata di poesia, è a sua volta destinata a un matrimonio combinato, che però è foriero di dolore; la letteratura rimane la sua ragione di vita, anche se alle donne omanite della sua generazione è proibito pubblicare quello che scrivono. Infine, Khawla, che respinge molti pretendenti perché aspetta l'uomo che ama, emigrato in Canada.</span></p><p></p><p><span>Un romanzo polifonico, di famiglie e sentimenti ma anche di evoluzione sociale, che mutando voci e punti di vista testimonia i rapidi, ineluttabili cambiamenti dell'Oman dalla tradizione al futuro.</span></p><p><br /></p><p><b><br /></b></p>Alicehttp://www.blogger.com/profile/12140018021102349647noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6021869084010919473.post-34879449112123357452024-02-27T04:30:00.000-08:002024-02-27T04:30:00.153-08:00Kondo Planner di Marie Kondō<p> Cari lettori, </p><p>oggi parliamo di un libro/diario per riordinare la casa con il metodo giapponese KonMari.</p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuS_FHDwVRJFVaPBSnon-kT33TkgpCS8aD8N4YgKwyA2blO_VQwvTS3HgaawQVEVvcBKqeOThm337GBi3HZbZyQ8X4KvZYjkJxZF6mfZtiXzTDePfXjimxicEbs415t4lhMvuzs6m7YWce5lCGL2OZtu2ccDuRnkSx_Ub4UWRKdjvNre52naefkjYDxjc/s3254/Kondo%20planner.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2686" data-original-width="3254" height="528" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuS_FHDwVRJFVaPBSnon-kT33TkgpCS8aD8N4YgKwyA2blO_VQwvTS3HgaawQVEVvcBKqeOThm337GBi3HZbZyQ8X4KvZYjkJxZF6mfZtiXzTDePfXjimxicEbs415t4lhMvuzs6m7YWce5lCGL2OZtu2ccDuRnkSx_Ub4UWRKdjvNre52naefkjYDxjc/w640-h528/Kondo%20planner.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfZHjfJXWf3U_kY0gwin50Q2hfdfwqEg6HDsLOgRcQGiDfqAOG-RGTmZz6p24tsOSRbNfuNxVuwKlJd4ejQwhS-d5__uF4jWvcgaI-PGoTtQYtiktTEp-Co8cvwep1Er_sPbl0yqDc2nSjsBADMB1ZGqkrKG8qaMgGxqAAdQA9FGcR4P5IWY-zJiafNIo/s320/valutazioni-3stelleemezza.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="100" data-original-width="320" height="63" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfZHjfJXWf3U_kY0gwin50Q2hfdfwqEg6HDsLOgRcQGiDfqAOG-RGTmZz6p24tsOSRbNfuNxVuwKlJd4ejQwhS-d5__uF4jWvcgaI-PGoTtQYtiktTEp-Co8cvwep1Er_sPbl0yqDc2nSjsBADMB1ZGqkrKG8qaMgGxqAAdQA9FGcR4P5IWY-zJiafNIo/w200-h63/valutazioni-3stelleemezza.png" width="200" /></a></div><br /><p><br /></p><p>Abbiamo già parlato di Marie Kondo qualche settimana fa, riordinare non è solo un processo per essere più ordinati e alleviare lo stress ma dovrebbe anche farci scoprire qualcosa in più di se stessi, cercando di migliorare la nostra vita.</p><p><b>Il riordino si svolge di due fasi: scartare e riporre nel luogo giusto. </b></p><p>Marie prima di iniziare ci spiega che non siamo abituati alla "gioia" e in molti casi non riusciamo a riconoscerla, per questo bisogna seguire il processo che l'autrice descrive nel libro. </p><p><b>All'interno del volume ci sono molti schemi e pagine </b>dove l'autrice ci guida e ci chiede di disegnare, di rispondere a delle domande mano a mano che andiamo avanti con il riordino. </p><p><b>Prima bisogna partire dal necessario per poi arrivare alle cose che hanno un valore sentimentale, </b>si inizia dal vestiario, poi si prosegue con i libri, le carte, il komono (oggetti misti) e infine i ricordi. Seguire questo ordine è fondamentale, inoltre bisogna riordinare per categoria e non per stanza. </p><p><b>La cosa migliore è quella di darsi una data di scadenza per il riordino</b> non è necessario farlo sempre ma basta una sola volta, certo è difficile in un unico momento sistemare tutta la casa, ma si potrebbe individuare un giorno a settimana, un paio di ore serali ma la deadline dovrebbe essere rispettata.</p><p>Nel libro ci sono degli esempi di alcune donne, sposate, single, con o senza figli, con o senza lavoro che raccontano la loro esperienza e in quanto sono riuscire a terminare il riordino. </p><p><b>Molto spesso nel testo troviamo una domanda in particolare, come si sentite dopo aver scartato alcune cose, </b>quali emozioni provate e questo penso sia la chiave del metodo KonMari, bisogna capire se riordinare ci fa stare bene se non è così è meglio interrompere. </p><p>Marie Kondo nel libro ci spiega anche come dobbiamo riordinare a livello pratico per esempio come piegare le magliette, i pantaloni e la biancheria intima, credo che poi dipenda molto anche dallo spazio che abbiamo a disposizione. </p><p>Il capitolo forse più interessante per me e per noi lettori è quello dedicato ai libri, <b>il segreto di questo riordino è prendere tutti i libri e metterli assieme in una stanza,</b> se riusciamo a farlo naturalmente! Non solo romanzi da leggere, ma anche riviste, manuali, libri di cucina, cataloghi ecc. <b>Se sono troppi affrontateli dividendoli per genere e tenete ciò che vi procura gioia. Come capirlo?</b> Prendeteli in mano, guardate la copertina e sentite che emozione vi dà, non soffermatevi troppo però, non leggete la trama e cercate di immaginare una libreria con solo i titoli che vi procurano gioia. </p><p>Poi per sistemarli scegliete la posizione verticale, potete riporli per altezza, per genere o per colore, Marie consiglia anche di togliere le sovracoperte e le fascette. </p><p><b>Se pensare che un libro prima o poi lo leggerete questo significa mai,</b> nel senso che un libro non è come un vestito, oppure come un accessorio che potrebbe servirci in futuro, se fate aspettare un libro da tantissimo tempo rimarrà lì ancora. Certo se siete convinti e vi date una scadenza e la rispettate allora va bene, ma quante volte succede davvero? Quante volte capita che leggiamo un vecchio romanzo che abbiamo da tempo in libreria? Sì, esistono le varie challenge di lettura, che a mio avviso servono poco, nel senso che se non ti sei sentito di leggerlo fino a ora lo farei per una sfida? L'unico modo forse sarebbe quello di leggerlo in un gruppo di lettura assieme ad altre persone, ma questo non sempre è possibile. </p><p>Io parlo per la mia esperienza, ho scartato libri che avevo nella mia libreria da più di dieci anni. </p><p>E se non riuscite a scegliere se buttarli o meno? Sfogliatelo per dieci secondi e prendete una decisione, prima o poi vi capiterà nella vita di non aver più spazio, cambiare appartamento e non avere più lo stesso posto di prima e quindi dovete per forza separarvi dai vostri amati libri. Fino a qualche anno fa avrei pensato che questa cosa fosse ridicola da fare e invece mi sono ricreduta. </p><p>Un libro può provocarvi gioia a metà? Cioè solo alcune pagine lo potrebbero fare? Marie ci consiglia di tenere solo le pagine che ci interessano, credo che questo sia possibile più con le riviste, i cataloghi che con i romanzi. </p><p><b>Ho trovato molto utile anche il capitolo sul riordinare le carte, </b>su questo essendo una scrapbooker molte volte riciclo e cerco di dare una nuova vita a carte, buste e altro, però credo che in questo libro ci siano dei buoni consigli su come archiviare quello che teniamo. </p><p><b>Il capitolo dei komono è quello più ostico da realizzare, </b>perché di questa categoria abbiamo tantissimi oggetti da sistemare e organizzarli non è sempre facile, il consiglio è di partire da quella che vi sembra più semplice. Marie ci dice sempre di riciclare e per sistemare i vari oggetti il segreto è quello di utilizzare quello che avete in casa, scatole, contenitori ecc. </p><p>I komono da tenere sono quelli <b>che vi procurano gioia e sono utili </b>magari una molletta per i capelli, una piastra ecc, <b>quelli che non sono utili ma vi procurano gioia, </b>magari non so una pianta o un soprammobile e infine <b>quelli che sono utili ma non ci procurano gioia </b>ma gli usate tutti i giorni, sono comodi vi aiutano e non vi procurano stress. </p><p><b>Sull'ultimo capitolo dei ricordi,</b> su questo ognuno credo abbia la propria sensibilità quindi se vi va di tenere tutto tenete tutto, non si deve per forza scartare una cosa che per voi è importante, una foto, un vecchio diario, un regalo magari che non usate più. </p><p>Se riuscite a completare questo processo dovreste trovare facilmente dove si trova ogni cosa, senza perdita di tempo e stress, naturalmente anche le nuove cose devono seguire l'ordine che avete stabilito. </p><p><b>Più semplicità e più autostima. </b></p>Alicehttp://www.blogger.com/profile/12140018021102349647noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6021869084010919473.post-79029814056280364502024-02-20T04:30:00.000-08:002024-02-20T04:30:00.152-08:00La sposa gitana di Carmen Mola<p>Cari lettori, </p><p>oggi parliamo di un thriller spagnolo che ha deluso le mie aspettative.</p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUhoE5rImXRAXA5xPBIFJ8q4-ZffSEMF7hoVfOJqdpGKdEc4eTfe6plxpyGsDXcROMqDUVTs_0iGfD-T8oVDZVyCYnm2pRlJmryGO2Xv1OG_CTUeN5WkrGlGMAeGphdRiKPrO3wSwoW22neLXXdF5RGMCUVSgJ2r7-UVuyTtPYl33EZm0iYrs3nsMY5fk/s3713/La%20sposa%20gitana.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2764" data-original-width="3713" height="476" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUhoE5rImXRAXA5xPBIFJ8q4-ZffSEMF7hoVfOJqdpGKdEc4eTfe6plxpyGsDXcROMqDUVTs_0iGfD-T8oVDZVyCYnm2pRlJmryGO2Xv1OG_CTUeN5WkrGlGMAeGphdRiKPrO3wSwoW22neLXXdF5RGMCUVSgJ2r7-UVuyTtPYl33EZm0iYrs3nsMY5fk/w640-h476/La%20sposa%20gitana.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizWguyKBcF7aPhNzUSfcTEXHOtOsIqwvElkC0dCnUZVhcdIeAe2h_a6sl1d7Ct8ABUDFc-zRKWmcojB-6d9LGE9h6RKMQYwxeZQCEuY8-YBAHuZGO4A9zPbU7DKQFWDoNO0jgIGbA8H1NDF-Ji9vl6K63_2ES4YqTNBXHwvyjd-B4UWMf0dSl7voynB2Q/s320/valutazioni-2stelleemezza.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="100" data-original-width="320" height="63" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizWguyKBcF7aPhNzUSfcTEXHOtOsIqwvElkC0dCnUZVhcdIeAe2h_a6sl1d7Ct8ABUDFc-zRKWmcojB-6d9LGE9h6RKMQYwxeZQCEuY8-YBAHuZGO4A9zPbU7DKQFWDoNO0jgIGbA8H1NDF-Ji9vl6K63_2ES4YqTNBXHwvyjd-B4UWMf0dSl7voynB2Q/w200-h63/valutazioni-2stelleemezza.png" width="200" /></a></div><p><br /></p><p><br /></p><p><b>Questo romanzo vuole strizzare l'occhio ai thriller scandinavi ma non ci riesce, </b>la protagonista Elena Blanco è un'ispettrice che si porta con sé un passato difficile e il solito trauma che caratterizza questa tipologia di personaggi.</p><p>Nessuna novità, era come leggere un testo che avevo già affrontato tante volte. </p><p>La narrazione è scorrevole e la storia si legge velocemente, il ritmo è buono in quanto i capitoli sono molto brevi e questo aiuta la lettura.</p><p>Le indagini sembrano navigare nel buio, fino a un certo punto che dal nulla spunta un indizio, la trama si ripete senza arrivare a una conclusione.<b> La storia è prevedibile e ci sono moltissimi elementi all'interno di queto romanzo che sono tipici di questo genere, l'autrice non ci riserva nessuna sorpresa. </b></p><p>Il problema principale sono i personaggi non sono verosimili, o sono bianchi o sono neri, <b>non ci sono sfumature e manca un'indagine psicologica che ci faccia capire appieno la loro personalità.</b></p><p>Manca qualcosa a questa storia, si legge però è come se fosse stata scritta con freddezza, non si entra in empatia con nessun personaggio ben che meno con la protagonista. </p><p>Carmen Mola è uno pseudonimo di tre scrittori e sceneggiatori che hanno deciso di utilizzare un nome femminile per pubblicare questo libro, si vede subito che non c'è nessun punto di vista femminile, inoltre hanno "creato" un'ispettrice donna a quale scopo? E' più simile a un uomo, in come si comporta, in come cerca di indagare, non è credibile, non è lo davvero.</p><p>Sembra che gli autori si siano riuniti in un bar abbiano preso il manuale "del buon thriller" e hanno cercato di scrivere qualcosa che somigliasse a un crime, dovrebbero imparare dai grande scrittori scandinavi. I dettagli macabri e la violenza erano eccessivi.</p><p>La cosa che mi preoccupa di più e che questa è l'ennesima saga, se amate i thriller leggete altro.</p><p><b>Non funziona mai il copia incolla, meglio scrivere una storia con un po' di personalità che imitare altri autori e non riuscirci.</b></p><p><br /></p><p style="text-align: center;">***</p><p><b>Trama</b></p><p>Quando rientra all’alba, esausta dopo notti di bevute e sesso occasionale, Elena Blanco ha un rito: esaminare le immagini di una fotocamera che ha piazzato davanti al portone del suo palazzo. Chi ha paura di vedere? O meglio, chi più di ogni altra persona al mondo vorrebbe vedere? C’è un caso irrisolto nel passato di questa eccezionale ispettrice di polizia. L’unico della sua carriera. È molto più di una delusione, è un profondo trauma che ha sconvolto la sua vita e che continua a perseguitare ogni secondo della sua esistenza. Per ora deve mettere da parte i suoi demoni perché la BAC, la brigata speciale che dirige a Madrid, è chiamata a indagare su un caso molto strano: l’omicidio di una ragazza gitana scomparsa la sera del suo addio al nubilato, e ritrovata due giorni dopo con ancora addosso il vestito della festa. La sua morte, di indicibile sadismo, è opera di una mente spaventosamente crudele. A complicare le cose c’è che il modus operandi è identico a quello di un delitto avvenuto sette anni prima, e la cui vittima era la sorella della ragazza, anche lei uccisa alla vigilia del proprio matrimonio. Tuttavia, il colpevole di quell’assassinio è già dietro le sbarre.</p>Alicehttp://www.blogger.com/profile/12140018021102349647noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6021869084010919473.post-68434497505607838542024-02-13T04:30:00.000-08:002024-02-13T13:36:03.958-08:00Lavorare con gioia grazie alla magia del riordino di Marie Kondō <p> Cari lettori,</p><p>oggi parliamo di un manuale/saggio sull'arte del riordino in ambito lavorativo.</p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1YMhvWSTee-9IbSaPzIF8JLJ-V2dDj7fTkZ6byDyXaMDuKdSTbL5CcAJj5lBPr7x9Qhfk_lAMt9WgUUTjzLl7w0kfZnBSPDJdISriuYyBtdOQzy99GRkM_vR4af-vAwXihSEcnuMM9QHy0WiF8l_Ap2o1EaWGwJJBAIP2vNi9Xk70UcNOufSD38G8u3w/s3719/Lavorare%20con%20gioia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2945" data-original-width="3719" height="506" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1YMhvWSTee-9IbSaPzIF8JLJ-V2dDj7fTkZ6byDyXaMDuKdSTbL5CcAJj5lBPr7x9Qhfk_lAMt9WgUUTjzLl7w0kfZnBSPDJdISriuYyBtdOQzy99GRkM_vR4af-vAwXihSEcnuMM9QHy0WiF8l_Ap2o1EaWGwJJBAIP2vNi9Xk70UcNOufSD38G8u3w/w640-h506/Lavorare%20con%20gioia.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPAGvUv0O7j0w2YQoTMw7z6c-nsF8pB897pdwjBMh3R_UBKeUpJrQLeRdHcvycsoiCbmF8S9yTC0oV7_NaZg8hW64ggNT_2wZHR3WR_psARhKvqTvel_I-5pZAb6fqyBd6jD7NcD6RX-U1fkKO4nHJxnsMFGXd5RqyZp_Vp0YIBvxd_WXqBFlUKEkNm5Q/s320/valutazioni-3stelleemezza.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="100" data-original-width="320" height="63" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPAGvUv0O7j0w2YQoTMw7z6c-nsF8pB897pdwjBMh3R_UBKeUpJrQLeRdHcvycsoiCbmF8S9yTC0oV7_NaZg8hW64ggNT_2wZHR3WR_psARhKvqTvel_I-5pZAb6fqyBd6jD7NcD6RX-U1fkKO4nHJxnsMFGXd5RqyZp_Vp0YIBvxd_WXqBFlUKEkNm5Q/w200-h63/valutazioni-3stelleemezza.png" width="200" /></a></div><p><br /></p><p><b>Chi non conosce Marie Kondo?</b></p><p>Io le ho sempre invidiato la sua infinita pazienza e tranquillità e mi sono chiesta davvero come faccia a vivere così, solo vedendola mi ispira serenità.</p><p>Così ho iniziato a leggere questo libro in un momento di sconforto, senza alcuna aspettativa anzi non pensavo che ci fosse niente di buono in un manuale che parlasse di lavorare con gioia.</p><p>Il metodo KonMari è famoso in tutto il mondo e Marie ha aiutato migliaia di persone ed è riuscita a far diventare il suo hobby una vera e propria professione. <b>Quello che la Kondo insegna non è solo un decluttering </b>ma è proprio un nuovo stile di vita che dovrebbe migliorare non solo il lavoro ma anche la quotidianità.</p><p>La prima cosa che mi ha colpito è il fatto che di solito si dice sempre che le persone disordinate sono quelle più creative e che si capiscono nel loro caos. Niente di più sbagliato essere ordinati sia sul posto di lavoro che a casa sicuramente fa la differenza.</p><p>Sono cosciente del fatto che è difficile mettere in pratica tutto quello che viene insegnato da Marie ma provare non costa nulla. </p><p><b>La Kondo parte con il riordino dalla scrivania,</b> non penso che tutto quello che ho letto in questo libro possa essere valido anche per chi lavora in un negozio o in un supermercato, ma per chi è in ufficio è decisamente utile. Anche per chi fa un lavoro più creativo, tipo pittura, disegno, ecc. avere tutti gli utensili in un unico posto, divisi per categoria potrebbe alleviare lo stress e far risparmiare del tempo. </p><p>Lavorare è sicuramente una delle attività a cui dedichiamo più tempo nella nostra settimana, pertanto anche farlo con una scrivania ordinata ci può aiutare,<b> non pensate che queste siano sciocchezze, basta mettere in pratica alcune cose che dice Marie per capire che ha ragione, </b>i miglioramenti arrivano. Non saranno immediati ma provarci non costa nulla. </p><p>Ho apprezzato moltissimo come ci vengano raccontate le storie di persone normali che si trovano in difficoltà nel proprio lavoro e di come il metodo KonMari le abbia aiutate.</p><p>Sì avendo lavorato in ufficio, mi sono ritrovata in molti esempi che la Kondo cita, si vede che anche lei ha avuto una esperienza del genere. Mi ha colpito quando ha suggerito di chiedere al proprio capo, un giorno a settimana, di togliere tutte le conf call e di imporre ai colleghi di inviare mail solo a un determinato orario, dedicando il resto del tempo alla continuazione del lavoro senza nessuna interruzione. Io la vedo come una cosa utopistica ma possibile solo se l'azienda è attenta al benessere dei dipendenti. <b>Pensateci bene, la vostra azienda si preoccupa di chi lavora oppure di raggiungere il budget a fine mese?</b></p><p>Allora un'altra domanda sorge spontanea, ma se il vostro lavoro non vi procura gioia è meglio cambiarlo? A questa domanda forse la prima risposta che vi verrà in mente è sì, ma poi dovreste capire e analizzare cosa vi procura gioia e cosa vi porta a essere stressati. Siete sicuri che lasciando un lavoro, anche se mediocre, vi procurerebbe gioia? <b>E poi lascereste tutto, per dedicarvi a far diventare il vostro hobby un vero e proprio lavoro? </b>Oppure è meglio che i vostri sogni rimangono solo un passatempo? <b>La storia di Yu in questo senso mi ha colpito, nel lavoro si incontrano spesso e volentieri difficoltà ma bisogna capire cosa si vuole veramente. </b></p><p>Parliamo anche degli oggetti che nel lavoro vi potrebbero procurare gioia e che hanno anche un valore sentimentale ma che sono lì che occupano spazio e basta, la soluzione è scattare una foto, questo aiuta a separarvene. </p><p>Ma non dimentichiamoci degli amati libri, almeno io non ho una scrivania piena di oggetti, però a casa sicuramente anche quando sto scrivendo questo post mi guardo intorno e capisco di avere un problema, cioè devo riordinare decisamente! </p><p><i><b>"Proprio come noi, i libri hanno un periodo di punta nella vita. Quello è il momento giusto per leggerli, ma capita spesso di lasciarselo scappare." (cit.)</b></i></p><p>Questo è un po' il problema di noi lettori appassionati, ci troviamo negli scaffali moltissimi libri che sono lì da anni, per loro non è ancora arrivato il momento, non è così? Prendete in mano il libro, lo avete mai letto? Quando lo avete comprato? Come vi eravate sentiti? Lo comprereste ancora se lo vedeste nello scaffale di una libreria? Se volete tenerlo fissate una deadline, si come per le scadenze al lavoro e rispettatela. Se invece vi sembra un obbligo o magari è un autore che non vi procura più gioia, allora regalatelo, portatelo a qualche associazione di libri usati, ma non fa più per voi. </p><p>Occupa spazio e in più prende polvere. </p><p><b>Noi lettori cambiamo e anche i nostri gusti, è normale che magari un autore o un tema vi sarebbe piaciuto moltissimo dieci anni fa, ora invece non fa più per voi e siete interessati a conoscere altre cose.</b> Non c'è nulla di così strano, scattate una foto se non siete ancora convinti ma poi lasciatelo andare. Se avete cento libri non dico di arrivare a venti ma di capire effettivamente cosa leggereste o meno, io lo sto facendo perché non ho più spazio e perché credo che ad un altro lettore potrebbero piacere più che a me. </p><p>Il riordino dovrebbe aiutarvi a:</p><p>♥avere più tranquillità</p><p>♥diminuire lo stress</p><p>♥essere più produttivi</p><p>♥avere tempo per fare ciò che vi piace</p><p>Non è un metodo miracoloso, non vi promette magie ma se siete convinti e vi trovate in difficoltà nel vostro lavoro questo potrebbe suggerire qualche tecnica per migliorare, leggendolo penserete ma questo capita anche a me e forse non vi sentirete più soli. </p><p><br /></p><p style="text-align: center;">***</p><p><b>Descrizione del libro</b></p><p>Riunioni inutili, troppe mail, una vita privata in cui non riusciamo mai a staccare davvero! Partendo dagli aspetti pratici della vita lavorativa, come l’organizzazione dello spazio o la gestione del tempo, la Kondo estende la sua rivoluzione alla sfera professionale. Se con Il magico potere del riordino ci ha insegnato a liberarci di quello che non ci dà gioia, qui ci aiuta a portare la leggerezza in ufficio, a scuola, nelle nostre attività giornaliere. Un libro speciale, per raggiungere la felicità liberando spazio e mente e realizzare la carriera che vogliamo in perfetta armonia con la nostra anima.</p><p><br /></p><p>Marie Kondo, esperta di riordino e icona globale, ci spiega come liberare e riordinare gli spazi fisici e psicologici del lavoro, ovunque lo si svolga. Con l’aiuto di uno psicologo dell’organizzazione del lavoro e attingendo a dati scientifici aggiornatissimi capaci di rivelare l’enorme quantità di tempo ed energie che sprechiamo in attività inutili e frustranti solo apparentemente inevitabili, Marie Kondo applica il suo metodo al caos di spazi e tempi del contesto lavorativo, per produrre un cambiamento sorprendente nelle nostre vite professionali. Marie spiega con tanti esempi pratici come riordinare la propria postazione, per passare poi agli elementi immateriali del lavoro, ovvero i dati digitali, le email, il tempo, le decisioni, la rete di contatti, le riunioni e i team. Ma il riordino non finisce qui! Marie Kondo e Scott Sonenshein offrono suggerimenti per allargare la sfera d’influenza del riordino anche a capi e colleghi, e coinvolgerli in un’operazione che migliorerà la loro vita e avrà effetti straordinari sulle sorti dell’azienda.</p><p><br /></p><p>Un nuovo approccio al lavoro che non comporti ansia da prestazione e stress da scadenze è possibile!</p>Alicehttp://www.blogger.com/profile/12140018021102349647noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6021869084010919473.post-23861205352225971842024-02-06T04:30:00.000-08:002024-02-06T04:30:00.260-08:00Cathie Wald e l'avvelenamento misterioso di Margot e Jean Le Moal<p> Cari lettori, </p><p>oggi parliamo del libro "Cathie Wald e l'avvelenamento misterioso" di Margot e Jean Le Moal.</p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbZvUkjl4fVkFWnk0vyZmCX2ycqE-2EEeJa5Twch60CJBXah_weECFbZq7mp9tgJC53-_ziXCH_4_eWHivYXF0yCDKqbGOLxTAiAnl_KyuDrmPDbSqHntdlaG5EI7TuLDAwmTY_MYm6Pb1O5JKZ1zroLlQ_Ffh4YjC9Eq_k6SNgHnyPVDXg14A5l6Tjak/s3489/Cathie%20Wald%20e....jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2798" data-original-width="3489" height="514" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbZvUkjl4fVkFWnk0vyZmCX2ycqE-2EEeJa5Twch60CJBXah_weECFbZq7mp9tgJC53-_ziXCH_4_eWHivYXF0yCDKqbGOLxTAiAnl_KyuDrmPDbSqHntdlaG5EI7TuLDAwmTY_MYm6Pb1O5JKZ1zroLlQ_Ffh4YjC9Eq_k6SNgHnyPVDXg14A5l6Tjak/w640-h514/Cathie%20Wald%20e....jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2_02RoGImYZGRzkXN4udcKgaSbg1-ddbYxWUia6Xy8VTxyumPM7RqYXASllVH4UOgW6q0T8eYMoFukKpef42faf-SnAzvEYHEn_ye_HlxGpc9zAfK5xStOooi4aK2b0p3QsUAOYBb1x40Jnuxpod_PtU912_JF-_NwJZJPEXlxOrnTyD8YMUZ6qwyO2E/s320/valutazioni-2stelle.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="100" data-original-width="320" height="63" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2_02RoGImYZGRzkXN4udcKgaSbg1-ddbYxWUia6Xy8VTxyumPM7RqYXASllVH4UOgW6q0T8eYMoFukKpef42faf-SnAzvEYHEn_ye_HlxGpc9zAfK5xStOooi4aK2b0p3QsUAOYBb1x40Jnuxpod_PtU912_JF-_NwJZJPEXlxOrnTyD8YMUZ6qwyO2E/w200-h63/valutazioni-2stelle.png" width="200" /></a></div><p><br /></p><p><br /></p><p>Questo romanzo non è un giallo come ci viene indicato ma un libro di letteratura francese contemporaneo. </p><p><b>La narrazione parte molto lenta, per più di un quarto se non metà libro, troviamo la descrizione del paese Locmaria e</b> dei suoi abitanti, Cathie si trasferisce in questo villaggio lasciando la sua terra natale l'Alsazia.</p><p>Ho trovato i personaggi poco verosimili e la protagonista non scopre il colpevole o partecipa alle indagini rimane un po' a margine, poi quando si trova davanti il colpevole magicamente confessano quello che hanno fatto.</p><p><b>La trama gialla arriva a metà libro, capisco che il romanzo sia il primo di una serie e quindi giustamente dovevano essere presentati gli abitanti di Locmaria </b>e anche l'ambientazione e i vari negozi o famiglie che vivono nel villaggio, solo che questa parte poteva essere notevolmente ridotta perché l'ho trovata in alcuni punti pesante e noiosa.</p><p>La narrazione crime è debole e poco interessante, era piacevole l'idea iniziale di ambientare un giallo in Bretagna, <b>la protagonista poteva avere tutte le caratteristiche tipiche di una provetta investigatrice però qualcosa non ha funzionato.</b></p><p>Non ho trovato la chiave ironica o umoristica di questa storia, la vera delusione è Cathie che non è abbastanza brava, intuitiva, autoironica e simpatica per riuscire a reggere l'intera storia da sola. La trama gialla fatica a decollare, <b> come anche la storia che rimane sempre allo stesso livello, piatta e senza colpi di scena.</b></p><p><b>Bella l'ambientazione che ho trovato l'unica cosa da salvare di questa serie, </b>per il resto è un libro che non consiglio.</p><p><br /></p><p><br /></p><p style="text-align: center;">***</p><p><b>Trama</b></p><p><b><br /></b></p><p>Catherine Wald ha lasciato la natia Alsazia per trasferirsi nel villaggio di Locmaria, in Bretagna. Divorziata e dal carattere combattivo, Cathie ha aperto un ristorante atipico in paese, a base di sole specialità alsaziane. E mentre alcuni residenti la accolgono fin da subito calorosamente, altri si mostrano piuttosto ostili nei sui confronti... Così, quando un notabile di Locmaria, ospite nel locale, cade morto dopo una mangiata di crauti, l'occasione per cacciarla dalla città è presto servita: Cathie viene accusata di averlo avvelenato, ma lei è pronta dimostrare la propria innocenza. Si mette sulle tracce del misterioso assassino. Grazie al suo brillante intuito, un gentleman inglese e un giornalista dal cuore tenero, scopre che non sono certo i sospettati a mancare, né tantomeno i motivi per far fuori l'ex sindaco di Locmaria...</p>Alicehttp://www.blogger.com/profile/12140018021102349647noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6021869084010919473.post-54163898624155733672024-01-30T04:30:00.000-08:002024-01-30T04:30:00.133-08:00Omicidio a Mizumoto Park di Tetsuya Honda <p>Cari lettori, </p><p>oggi parliamo del libro "Omicidio a Mizumoto Park" di Tetsuya Honda.</p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKJJOvNsQcOW4GrojVySsTzRgHN9gS4edNvwFGJHIUPPVsV9fYhcE-tQzEkTaiw3NGfRTJmSKHg_bgJ58WgQDRBq82qkY_8L1T65pfsZILLzH1X8mQ335JJemDxWtJSYlnYKiSgHv0veHAbmcY7Zi7BUiH2iWaKoSaVmhyphenhyphen9IZvDWzdxfJV472YxVBPcjA/s3643/Omicidio%20a%20Mizumoto%20Park.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2809" data-original-width="3643" height="494" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKJJOvNsQcOW4GrojVySsTzRgHN9gS4edNvwFGJHIUPPVsV9fYhcE-tQzEkTaiw3NGfRTJmSKHg_bgJ58WgQDRBq82qkY_8L1T65pfsZILLzH1X8mQ335JJemDxWtJSYlnYKiSgHv0veHAbmcY7Zi7BUiH2iWaKoSaVmhyphenhyphen9IZvDWzdxfJV472YxVBPcjA/w640-h494/Omicidio%20a%20Mizumoto%20Park.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPXFHhDJyb75mTO7uFwDkxRXGyO1D3tCNvimu8_lJpwYX3b494IBLpx8AvVX2TmvruUN2pMKQId-Rz_YFBHCSb9Pl0i9GMqzfWnvBMg0EFlo1m2TyGw1bBJxx_FEFEAoSKE0dNHOApUTJ7ZnJ8cEcz9Q4aBRAjmJf1AjTvBYZYoZ9c2ed-RH1_vXG4lvU/s320/valutazioni-2stelleemezza.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="100" data-original-width="320" height="63" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPXFHhDJyb75mTO7uFwDkxRXGyO1D3tCNvimu8_lJpwYX3b494IBLpx8AvVX2TmvruUN2pMKQId-Rz_YFBHCSb9Pl0i9GMqzfWnvBMg0EFlo1m2TyGw1bBJxx_FEFEAoSKE0dNHOApUTJ7ZnJ8cEcz9Q4aBRAjmJf1AjTvBYZYoZ9c2ed-RH1_vXG4lvU/w200-h63/valutazioni-2stelleemezza.png" width="200" /></a></div><div><br /></div><p>Questo crime giapponese purtroppo è stata una vera e propria delusione.</p><p><b>La protagonista è una detective donna Reiko Himekawa, è molto giovane ma è anche molto brava nel suo campo, ha molto talento e intuito, </b>naturalmente ha un passato difficile alle spalle, come tutti i bravi ispettori.</p><p><b>Il fatto di essere una donna purtroppo viene sottolineato molto nel libro </b>e viene discriminata in quanto tale e devo dire che mi ha disturbato molto leggere un testo in cui si evidenza molto la differenza tra un uomo e una donna detective. <b>Non è un argomento per cui di solito mi scandalizzo,</b> nel senso che in una società ci può essere discriminazione e si supera, <b>però in questo testo viene molto accentuata e a lungo andare un po' disturba. </b>Non saprei se l'autore volesse denunciare la società giapponese e parlare di come vengono discriminate le donne sul posto di lavoro, oppure semplicemente ha descritto cosa succede in Giappone oggi.</p><p><b>La trama crime è interessante e la narrazione come la risoluzione del caso non sono così scontati,</b> l'indagine è descritta nei minimi dettagli, come anche si compone la polizia di Tokyo, forse potevano essere tagliate una cinquantina di pagine e il libro non ne avrebbe risentito. </p><p><b>I personaggi sono poco verosimili, sembrano artefatti e a volte sono davvero esagerati.</b> I dialoghi sono infantili, mi ha davvero dato fastidio sapere cosa pensassero i personaggi, non era necessario ai fini dell'indagine. Anche questo rende i personaggi e la protagonista quasi una caricatura di loro stessi, ad un certo punto mi sembravano veramente assurdi da non capirne il motivo della scelta fatta dall'autore. </p><p>Nella copertina c'è un manga, questo è una coincidenza oppure l'autore ha creato i personaggi pensando a un fumetto?</p><p style="text-align: center;">***</p><p><b><br /></b></p><p><b>Trama</b></p><p>La prima indagine della detective Himekawa della polizia di Tokyo.</p><p>Nome: Reiko Himekawa.</p><p>Età: 29 anni.</p><p>Segni particolari: lentiggini d'estate, un intuito formidabile, un'adolescenza difficile, una passione un po' morbosa per le autopsie ben fatte.</p><p>Professione: la più giovane detective della sezione Omicidi di Tokyo.</p><p>Quando nei pressi del laghetto artificiale di Mizumoto Park, in un tranquillo sobborgo di Tokyo, viene ritrovato un cadavere, Reiko Himekawa è ben felice di ricevere la telefonata che - in quanto detective della polizia metropolitana di Tokyo, sezione Omicidi - la convoca immediatamente sul posto. L'alternativa sarebbe stata passare un'altra serata con genitori e zia, a sentirsi dire che a ventinove anni è ora di smetterla di giocare a guardie e ladri e cercarsi un marito. Arrivata a Mizumoto Park, che già pullula di suoi colleghi, Reiko si trova davanti una strana scena del crimine: un corpo avvolto in un sacco di plastica blu è stato lasciato sul ciglio della strada, tra i cespugli, in piena vista, quasi come se l'assassino volesse a tutti i costi che qualcuno lo trovasse... Più tardi, si scoprirà che anche le molte ferite inferte alla vittima presentano delle stranissime caratteristiche; e quando, proprio nel laghetto del parco, un secondo corpo viene ritrovato nello stesso tipo di sacco, per Reiko è chiaro che la caccia al più enigmatico serial killer di Tokyo è appena cominciata...</p><p><br /></p>Alicehttp://www.blogger.com/profile/12140018021102349647noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6021869084010919473.post-85217053616437285302024-01-23T04:30:00.000-08:002024-01-23T04:30:00.157-08:00La cena di Martin Österdahl<p>Cari lettori, </p><p>oggi parliamo del thriller scandinavo "La cena" di Martin Österdahl pubblicato da Giunti Editore.</p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfk00aVI1Ga5yfrZzJuhbfUyZWWXNvsk6z-tSfKtDdd2w-HTjWrOgPxjXjwAZli6Om2M5FKhBmyxW9cbLcZZm5NgbTFTu6JzdEprkbQENX1H-EnI4FcQbTea8WTd8bK94tClhevgTZn7G64H-OElLL1Bi9Jqr9y1KcbT9UIf1aeKbDLV-1JQ3D2dbiZDQ/s3615/La%20cena.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3615" data-original-width="2711" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfk00aVI1Ga5yfrZzJuhbfUyZWWXNvsk6z-tSfKtDdd2w-HTjWrOgPxjXjwAZli6Om2M5FKhBmyxW9cbLcZZm5NgbTFTu6JzdEprkbQENX1H-EnI4FcQbTea8WTd8bK94tClhevgTZn7G64H-OElLL1Bi9Jqr9y1KcbT9UIf1aeKbDLV-1JQ3D2dbiZDQ/w480-h640/La%20cena.jpg" width="480" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcZVHQoWb5FOj-w4GnDLYOC-lOBg8kvDL-a-RibtOxIZSB6EyBv5zxuooj1B4hqIoPuByLU_nYgPxLRYD2bH-TunEp0CLOkoR56xchssuDGPNEF7GPAKv-S-m7by_0ZfB5WUi2W9winM0Pk52rIjo3SM11UTf7L43YgfXVkJ4E95zQcwHUbnMKvMVSwQM/s320/valutazioni-2stelleemezza.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="100" data-original-width="320" height="63" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcZVHQoWb5FOj-w4GnDLYOC-lOBg8kvDL-a-RibtOxIZSB6EyBv5zxuooj1B4hqIoPuByLU_nYgPxLRYD2bH-TunEp0CLOkoR56xchssuDGPNEF7GPAKv-S-m7by_0ZfB5WUi2W9winM0Pk52rIjo3SM11UTf7L43YgfXVkJ4E95zQcwHUbnMKvMVSwQM/w200-h63/valutazioni-2stelleemezza.png" width="200" /></a></div><p><br /></p><p>Amo da sempre i thriller e in particolare gli scrittori scandinavi che sono in grado di regalare suspence e tenere incollato il lettore alle pagine. Non tutti ci riescono però, ecco in questo caso l'autore crea una storia sicuramente interessante, scorrevole ma anche molto prevedibile.</p><p>Devo essere sincera, già dopo un quarto del libro si intuisce quello che è successo, diciamo che però ci sono dei dettagli difficili da immaginare e che solo leggendo il finale si riescono a scoprire.</p><p><b>Non è un thriller ma più un dramma famigliare, </b>forse anche un po' esagerato in alcune parti, che però fa riflettere su quanto si conoscono le persone che vediamo tutti i giorni e come da un momento all'altro le cose possano cambiare.</p><p><b>In generale mancava l'ansia in questo libro, </b>quella naturale, quella sana che ci si aspetta leggendo un thriller, i capitoli erano troppo prolissi e quindi ogni tanto l'attenzione calava.</p><p>Inoltre credo che alcuni colpi di scena e alcune cose fossero troppo eclatanti, <b>da una parte mancava l'indagine della polizia e dall'altro non c'era abbastanza approfondimento psicologico dei personaggi principali.</b></p><p>Tutti si svolge in una notte, quindi da una parte sicuramente non c'era il tempo di vedere lo svolgimento dell'inchiesta della polizia, però i capitoli con i flashback spezzavano troppo il ritmo della storia che poteva continuare tranquillamente, senza bisogno di alcuna spiegazione di quello che era successo prima.</p><p><b>Il capitolo iniziale è fuorviante, </b>nel senso sembra che parti un thriller con un duplice omicidio, viene coinvolta la polizia che poi sparisce durante la narrazione e poi dai capitoli successivi parte una storia completamente diversa.</p><p><b>I personaggi rimangono sempre freddi e distanti,</b> forse questo è l'obiettivo dell'autore, ma essendo un dramma famigliare dovremmo entrare almeno in empatia con i protagonisti principali ma questo non succede.</p><p>Un libro che aveva un grande potenziale, ma che purtroppo non è stato sviluppato in maniera convincente.</p><p style="text-align: center;"><br /></p><p style="text-align: center;">***</p><p><b>Trama</b></p><p>Lillängen, notte del 31 dicembre. La neve fiocca lenta sulla città ancora addormentata dopo i festeggiamenti, quando la polizia si trova davanti uno spettacolo agghiacciante e inspiegabile: sul fondo della piscina vuota di un'isolata villetta, tra i frantumi del vetro di copertura, giacciono due corpi nudi, avvinghiati in una pozza di sangue. Solo poche ore prima, Lisa e Mikael Kjellvander sono immersi nei preparativi per la serata più attesa dell'anno. La figlia Ebba, diciassettenne, ha invitato il fidanzato Marlon, un ragazzo ombroso, sempre vestito di nero, appassionato di musica. Sarà l'occasione per i genitori di entrambi di conoscersi e per lei di vivere un momento magico: dopo la cena, andrà a una festa e finalmente farà l'amore con lui. Tutto deve essere perfetto. Ebba ha indossato un abito meraviglioso, la tavola è imbandita, i calici stanno per essere riempiti di vino. Mancano solo gli ospiti. Ma quando suona il campanello e Lisa e Mikael vanno ad aprire la porta, quelli che si ritrovano davanti non sono affatto due sconosciuti. In un crescendo scandito dal susseguirsi delle portate – dall'aperitivo al dolce – il loro oscuro passato comune tornerà a galla: uno stillicidio di rivelazioni che culminerà in un finale inaspettato.</p>Alicehttp://www.blogger.com/profile/12140018021102349647noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6021869084010919473.post-7695343974723180922024-01-16T04:30:00.000-08:002024-01-16T04:30:00.132-08:00Come petali nel vento di Hika Harada<p> Cari lettori, </p><p>oggi parliamo del libro Come petali nel vento di Hika Harada, per me è stata una delusione ora vi spiego il perchè. </p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWK0YNuDGWJ-i5rKxAYNlEMJ4MMZ-SBruZE4xOwHm9Nyg8iwxCTmAuJPlEQoMDgYXtvXuNxD96K0Prd_mIjVaI984KY2HiIRdll_II_edHp4DM-xsIWFIAe4OBHMpPhxFJbOEOGPR3abzl9sOJKABDYQ3Qctf2HPskBlIXarnMy4igxXnAPQv0fltpVcY/s3760/Come%20petali%20nel%20vento.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2940" data-original-width="3760" height="500" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWK0YNuDGWJ-i5rKxAYNlEMJ4MMZ-SBruZE4xOwHm9Nyg8iwxCTmAuJPlEQoMDgYXtvXuNxD96K0Prd_mIjVaI984KY2HiIRdll_II_edHp4DM-xsIWFIAe4OBHMpPhxFJbOEOGPR3abzl9sOJKABDYQ3Qctf2HPskBlIXarnMy4igxXnAPQv0fltpVcY/w640-h500/Come%20petali%20nel%20vento.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqKprvi7I_TabNwwb4DV-Uq01cJRSwYF9djpq8JAPZThVRQbhdS8bWpDvkwJLz5dWHOiaGNd8oX0OsodQKyXDutLdrGXKkdvjRsb9JErvBTCF99OxBEL0o0C4VYzWPANj3G2vODPaoOY5ApAScC2907ppdpghloboab0dqU7suURIiShYx2qcmR2dLWD0/s320/valutazioni-2stelleemezza.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="100" data-original-width="320" height="63" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqKprvi7I_TabNwwb4DV-Uq01cJRSwYF9djpq8JAPZThVRQbhdS8bWpDvkwJLz5dWHOiaGNd8oX0OsodQKyXDutLdrGXKkdvjRsb9JErvBTCF99OxBEL0o0C4VYzWPANj3G2vODPaoOY5ApAScC2907ppdpghloboab0dqU7suURIiShYx2qcmR2dLWD0/w200-h63/valutazioni-2stelleemezza.png" width="200" /></a></div><p><br /></p><p><br /></p><p>Siamo alle solite, ancora una volta ho trovato un libro con un titolo fuorviante e che non centra nulla con il romanzo. Se andiamo a fare la traduzione dal giapponese, il titolo corretto è "Come utilizzare tremila yen". </p><p><b>La narrazione ruota attorno a come risparmiare nelle varie fasi della vita,</b> probabilmente questo non doveva essere presentato come un romanzo ma più come un saggio di economia domestica giapponese. </p><p><b>Un altro importante aspetto che fa somigliare questo libro a un manuale è il fatto che i personaggi non vengono approfonditi ma vengono presentati in maniera superficiale. </b>Ci troviamo di fronte a una serie di racconti dove la parola chiave è il risparmio ma non c'è nulla di più. </p><p>Doveva essere proposto come saggio sull'arte del risparmio giapponese, perché in questo testo non c'è una trama e non c'è nessuna storia da seguire. </p><p>Non basta parlare di tre donne della stessa famiglia che in periodi diversi affrontano la vita e le difficoltà economiche, serve anche una trama con uno spessore e un filo conduttore. Qui il vero protagonista è il denaro che porta sofferenza o felicità. </p><p><b>Il messaggio che il libro vuole dare non è male, sicuramente capire il valore dei soldi fin da piccoli è importante e anche saperli gestire, </b>ma credo che comunque sia sbagliato come è stato presentato il libro. </p><p>Non è un romanzo corale o una saga famigliare, i termini hanno un valore e bisogna saperli usare in maniera corretta, penso che conoscendo un po' la letteratura giapponese non mi stupisco che questo libro possa aver avuto successo in Giappone. probabilmente sapevamo che era più un saggio che un romanzo. Purtroppo noi no e siamo ancora una volta stati ingannati. </p><p>E' un manuale e in alcuni punti anche estremamente noioso. </p><p><br /></p><p style="text-align: center;">***</p><p><b>Trama</b></p><p>«Un quartetto al femminile dà vita a questo romanzo corale che appena uscito si è subito fatto vedere in classifica.»Robinson Giappone. È la sera di Capodanno e Miho e Maho, ancora bambine, ricevono dalla nonna Kotoko una prima paghetta tutta per loro, accompagnata da queste «Il modo in cui spenderete i soldi può decidere la vostra vita». Le due sorelle sono troppo piccole per capire, e si comportano in modo Miho li spende subito per qualcosa di futile; Maho invece compra un borsellino per custodire quelli che guadagnerà in futuro. A vent’anni di distanza, Miho ripensa a quell’episodio quando scopre che il fidanzato vorrebbe che lei smettesse di lavorare dopo il matrimonio. Non avendo mai messo nulla da parte, ciò vorrebbe dire perdere la propria autonomia. Solo ora capisce il vero significato delle parole della l’indipendenza economica è la cosa che conta di più per una donna. Maho lo sa nel corso degli anni è riuscita a risparmiare molto più della sorella. Il suo segreto è semplice, non ha mai smesso di compilare il taccuino che, nella sua famiglia, si tramanda di donna in donna. Un taccuino speciale su cui segnare tutte le spese. Maho non ha dimenticato l’insegnamento di Kotoko e ha così assicurato una libertà possibile a sé e a sua figlia. Un futuro possibile. Perché siamo come petali in un fiume e il corso dell’acqua incontra mille ostacoli, si districa in mille anse, ma se non perdiamo di vista un ramo a cui aggrapparci nessuna cascata riuscirà a sopraffarci. È quello che Miho capirà facendo proprio l’insegnamento delle sue antenate.</p><p><br /></p><p>La saga familiare che ha fatto impazzire il Giappone dove è stata per mesi al primo posto delle classifiche vendendo quasi 800.000 copie. Contesa e venduta in tutto il mondo esce in anteprima per i lettori italiani. Da un’autrice pluripremiata la storia di tre generazioni di donne che si confrontano con tradizioni antiche e moderne. Tutte alla ricerca della propria strada, della propria indipendenza e della capacità di decidere del proprio destino.</p><p><br /></p><p><br /></p>Alicehttp://www.blogger.com/profile/12140018021102349647noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6021869084010919473.post-87108263942976745172024-01-09T04:30:00.002-08:002024-01-09T04:30:00.150-08:00Troverò la chiave di Alex Ahndoril<p> Cari lettori, </p><p>oggi parliamo del libro Troverò la chiave di Alex Ahndoril, il nuovo pseudonimo degli scrittori svedesi, Alexander Ahndoril e Alexandra Coelho Ahndoril che prima si firmavano come Lars Kepler. </p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRkd1wrxTXn3Mt8JFBzYuMtNta-sgwFKeAIHW0Qliqy2OylsVPlQsMYN19ylHL8aEGcqi3kPuJWr_g9o4eNE9IPhZglGMvCPnc79Y5BoHFIgSEdRXREY70QDONeDfUZXgDsxl4OCKyG438Ir2H31eEG-zBANLDSYvIQDUgKP17ki5drfMzsh4pAqQrw9Y/s3720/Trover%C3%B2%20la%20chiave.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2727" data-original-width="3720" height="470" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRkd1wrxTXn3Mt8JFBzYuMtNta-sgwFKeAIHW0Qliqy2OylsVPlQsMYN19ylHL8aEGcqi3kPuJWr_g9o4eNE9IPhZglGMvCPnc79Y5BoHFIgSEdRXREY70QDONeDfUZXgDsxl4OCKyG438Ir2H31eEG-zBANLDSYvIQDUgKP17ki5drfMzsh4pAqQrw9Y/w640-h470/Trover%C3%B2%20la%20chiave.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7axe495L1kwVGUUN3npenZ3OXv2SC3vs6TgA5iSJ196z4TkWTXynsKV8TZ5vTHEtzUWvQEzYyGzLA551brYaGf7t5b5mqwLwcsRguGn8bTQr540npMWFX0Fl6-AHhICWqnMnhFqIaWql_eT86uHLoA0Dig7svOaKyRsBoQwDKpct1HpPveeXnN6e-ZOk/s320/valutazioni-3stelle.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="100" data-original-width="320" height="63" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7axe495L1kwVGUUN3npenZ3OXv2SC3vs6TgA5iSJ196z4TkWTXynsKV8TZ5vTHEtzUWvQEzYyGzLA551brYaGf7t5b5mqwLwcsRguGn8bTQr540npMWFX0Fl6-AHhICWqnMnhFqIaWql_eT86uHLoA0Dig7svOaKyRsBoQwDKpct1HpPveeXnN6e-ZOk/w200-h63/valutazioni-3stelle.png" width="200" /></a></div><br /><p><br /></p><p><b>Recensione</b></p><p><b>Questo libro richiama moltissimo, sia per lo stile che per la struttura, i gialli classici inglesi che tanto mi piacciono,</b> un investigatore Julia Stark e un omicidio avvenuto in una ricca tenuta e i principali sospettati sono i membri della famiglia proprietaria della villa.</p><p>Il delitto avviene in un luogo circoscritto e la risoluzione del caso viene rivelata in biblioteca dove la protagonista riunisce tutte le persone coinvolte nelle indagini.</p><p>PG Mott, uno dei proprietari della tenuta, si rivolge a Julia dopo aver trovato la foto di un cadavere nel suo telefono, non ricorda però se sia lui il colpevole del delitto, infatti a causa della sbornia non sa quello che ha fatto nelle ultime ore.</p><p><b>La parte iniziale coinvolge il lettore ed è molto interessante capire quali siano i segreti di questa famiglia, </b>è un libro dove la parte investigativa gioca la parte principale, ripeto il fatto che ricorda in moltissimi momenti la struttura di un giallo classico. </p><p>Il romanzo poteva essere più corto in quanto ci sono dei momenti in cui l'attenzione viene meno e avrei voluto maggiore velocità nella risoluzione del crimine, la polizia in questo libro non interviene questo è sicuramente una cosa strana e alquanto inverosimile che l'investigatrice possa muoversi liberamente. </p><p>Julia si fa aiutare nelle indagini dall'ex marito e poliziotto Sidney, i due si sono lasciati ma per la protagonista la storia non è finita e conosciamo qualcosa anche del suo privato andando avanti nella lettura del libro. <b>Essendo il primo romanzo di una serie, probabilmente scopriremo di più quando usciranno gli altri romanzi.</b></p><p>E' stata una lettura piacevole senza troppe pretese, come dico di solito in questo genere di romanzi, il lettore è uno spettatore e si limita a seguire le indagini e quello che scopre Julia.</p><p><b>La cosa migliore del libro credo sia il finale, quel meraviglioso cliffhanger che ti proietta nel secondo caso e che ti lascia la curiosità, </b>nonostante in alcuni punti sia la trama che la struttura siano molto semplici e non così originali, saper attirare l'attenzione del lettore è sicuramente un grande pregio.</p><p><br /></p><p style="text-align: center;">***</p><p><b>Trama</b></p><p>L’uomo che si presenta nell’ufficio dell’agenzia investigativa di Julia Stark un lunedì di agosto è il cliente che tutti vorrebbero. Si chiama PG Mott e a Stoccolma tutti sanno chi è, tutti conoscono la sua famiglia, per una semplice è ricchissimo.</p><p>PG ha un problema che solo Julia Stark può la sua vita è precipitata all’improvviso, e senza alcuna spiegazione, in un terribile enigma. Sconvolto, PG racconta a Julia che, all’indomani di una cena di famiglia, ha trovato sul proprio cellulare la foto di un uomo legato, gravemente ferito e incappucciato. PG non ricorda di aver scattato quella foto, né sembra riconoscere la persona immortalata.</p><p>Ma non è la prima volta che PG non ricorda la sua vita è tutt’altro che specchiata, tra vizi, abuso di alcol e di psicofarmaci.</p><p>Julia capisce subito che il caso è più complesso di quanto può sembrare e chiede aiuto all’unica persona che, nonostante tutto, può aiutarla. Si chiama Sidney Mendelson, è un poliziotto e, soprattutto, è il suo ex marito. E forse, a dispetto del passato tragico che li ha divisi, Julia potrà riavvicinarsi a lui… Ma giunti nella villa di famiglia dei Mott, Julia e Sid presto intuiscono che, sotto la patina di vestiti eleganti, cene da gourmet e vini costosi, scorrono tensioni, invidie e rivalità. E violenze.</p><p>Una cosa è la verità si nasconde tra i misteri della famiglia. E anche quando il caso sembra per tutti ormai chiuso, l’intuito infallibile di Julia saprà vedere lontano…</p>Alicehttp://www.blogger.com/profile/12140018021102349647noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6021869084010919473.post-87754306123768913632024-01-04T04:30:00.000-08:002024-01-04T04:30:00.142-08:00Sono esaurita di Sophie Kinsella<p>Cari lettori,</p><p>oggi parliamo di un libro leggero ma con una tematica molto attuale.</p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSqudik5Qqhlf-oB2DvTE6rqmGwwamMNmuRhClcKp0bzE2DR0UYXcLixAtj6l746tWX9slSD18cxhRLB8LVHGHjnsSDbyjL8hLHOLQL2GBy3dZtnPQzjmiV3S7l6DbYINw1Fi9EXrs_0_nTt8mBELyiIigHg6HOUvjZGfkDTGuYdnmplm4L9Bq4ejs7Sg/s3840/Sono%20esaurita.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2714" data-original-width="3840" height="453" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSqudik5Qqhlf-oB2DvTE6rqmGwwamMNmuRhClcKp0bzE2DR0UYXcLixAtj6l746tWX9slSD18cxhRLB8LVHGHjnsSDbyjL8hLHOLQL2GBy3dZtnPQzjmiV3S7l6DbYINw1Fi9EXrs_0_nTt8mBELyiIigHg6HOUvjZGfkDTGuYdnmplm4L9Bq4ejs7Sg/w640-h453/Sono%20esaurita.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggJ_aT8lqyBABoy5uuJCuXW0J1VquOEwN4Wl9IkeFNZIJXguER-U1q2hf824bfkvGyflkpEBb7t9CvwUnH59pDK4y1o2xn3KJ88RNmezfuNqB90BtN_aKAHuwESdcd1hKImgyjdOBEl5zJwg9F7Js5_nhwjQ0p9GQ3Uie6VFggTuybMUSp72tngzqM0HM/s320/valutazioni-3stelle.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="100" data-original-width="320" height="63" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggJ_aT8lqyBABoy5uuJCuXW0J1VquOEwN4Wl9IkeFNZIJXguER-U1q2hf824bfkvGyflkpEBb7t9CvwUnH59pDK4y1o2xn3KJ88RNmezfuNqB90BtN_aKAHuwESdcd1hKImgyjdOBEl5zJwg9F7Js5_nhwjQ0p9GQ3Uie6VFggTuybMUSp72tngzqM0HM/w200-h63/valutazioni-3stelle.png" width="200" /></a></div><p><br /></p><p><br /></p><p>Leggendo questo romanzo mi sono chiesta quante volte nel lavoro mi sono sentita così, senza speranza, in un labirinto senza uscita. Molti potrebbero dire se il lavoro non fa più per te o non ti trovi più bene la soluzione è semplice, basta cambiare. Ma anche farlo è difficile, cercare un altro impiego è complicato tanto quanto rimanere in un posto in cui non ci si sente più bene. Al colloquio ti devi "vendere" per quella che non sei, devi essere spigliata, dinamica, autonoma, intraprendente, conoscere le lingue, anche se il lavoro per il quale sei candidata, non lo richiede. Devi sembrare una persona piena di interessi, che simpatizza facilmente, che si adatta alle sfide e che le vince. Anche se il lavoro che devi svolgere è quello di portare dei caffè e organizzare l'agenda del tuo responsabile. Magari la vera te stessa vorrebbe solo alla sera fare un bagno rilassante, indossare una tuta e sdraiarsi sul divano con un plaid e una buona tazza di tè a leggere un libro o a vedere una serie tv. Invece devi sembrare una persona che preferisce fare vita sociale, partecipare a feste, avere mille interessi diversi tra di loro, arrampicata, cucito, cinema altrimenti passi per quella che non deve essere scelta. Perché se non fai le stesse cose che fanno gli altri sei da escludere. Anche se il tuo lavoro è un semplice data entry, anche se fai un part time e non hai nessuna prospettiva di carriera possibile. Sono esagerata? No, è la verità.</p><p>E non esiste l'inclusione. Qui non centra essere donna o uomo, non parliamo di differenze di genere. L'importante è "sembrare" felici, partecipare alle iniziative aziendali, aperitivi, team building, essere presenti agli eventi sociali anche se sei invisibile.</p><p>Così si sente Sasha, la sua vita ruota attorno a un lavoro che non le piace più, ha attacchi di panico, si sente vuota ed è terribilmente stanca, non ha nemmeno il tempo di praticare sport o di dedicarsi a qualche hobby, così un giorno decide di lasciare tutto e andarsene. Sceglie di andare in un villaggio del Devon, che le ricorda i bei momenti trascorsi nella sua infanzia e di dedicarsi alla riscoperta di se stessa.</p><p>Per la protagonista sarà la scelta giusta o l'ennesimo fallimento? Sophie Kinsella con la sua solita ironia punta l'attenzione sul mental breakdown, un tema molto attuale e ci riguarda da vicino. Un argomento da non sottovalutare, difficile da riconoscere e da combattere ma che non possiamo evitare, succede a tutti in un momento della vita e ci sono solo due strade da percorrere: sopravvivere oppure cambiare, reinventarsi ma non a tutti va bene, la maggior parte di noi fallirà. </p><div><br /></div><p style="text-align: center;">***</p><p><b>Trama</b></p><p>Cosa sta succedendo a Sasha? A trentatré anni ha un ottimo lavoro, almeno sulla carta, che però le toglie tutte le energie. Si sente terribilmente stanca, non frequenta più gli amici, di amore e sesso non vuole neanche sentir parlare, ha attacchi di panico e prova un senso di vuoto e di profondo disorientamento. In poche parole, non ce la fa più. È esaurita. Così un giorno, di punto in bianco, scappa a gambe levate dal suo ufficio determinata a non tornare indietro. Incoraggiata da sua madre e piena di buoni propositi, decide di partire per cercare di riprendersi dal burnout. Sceglie un posto che le è caro, un villaggio sulle coste del Devon dove ha passato con la famiglia i momenti più felici della sua infanzia. Una bella vacanza al mare fuori stagione è proprio quello che ci vuole. È febbraio, fa un freddo tremendo e l'hotel dei suoi ricordi non è più quello di un tempo, cade a pezzi ed è popolato da personaggi a dir poco stravaganti. Ma soprattutto Sasha deve condividere la spiaggia con Finn, l'unico altro ospite dell'albergo, un uomo scorbutico, insopportabile e stressato come lei. Non hanno niente da dirsi e si tengono alla larga fino a quando sulla sabbia compaiono dei messaggi misteriosi che potrebbero essere rivolti proprio a loro due. E se avessero più cose in comune di quanto non credano? In questa nuova commedia romantica, Sophie Kinsella affronta un tema serio e delicato come il burnout con piglio inimitabile e grande ironia, senza perdere di vista il suo innato ottimismo.</p><p><br /></p>Alicehttp://www.blogger.com/profile/12140018021102349647noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6021869084010919473.post-74463483438495249522023-12-28T05:30:00.000-08:002023-12-28T05:30:00.139-08:00[SCRAPBOOKING] Simple notebooks sewn by hand #20<p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbkb6ZPOpEKJHxu_gSIpf183RQgtR7pda756_MM5JMNvIHrlG-bI-0qMn1kMlKFwDp7lil9nim_QYDAWk767A3NSI4oWOf9reXCMKt8JjnHXvvb3zIncB7QSNQLN9aUZUWfWvgKoFi7cxo0_gjw7ON9b_OfDtQXVn0Kpkkfp23dAcvirRPoQRmTs2q3Y8/s3455/IMG_9694.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3455" data-original-width="2664" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbkb6ZPOpEKJHxu_gSIpf183RQgtR7pda756_MM5JMNvIHrlG-bI-0qMn1kMlKFwDp7lil9nim_QYDAWk767A3NSI4oWOf9reXCMKt8JjnHXvvb3zIncB7QSNQLN9aUZUWfWvgKoFi7cxo0_gjw7ON9b_OfDtQXVn0Kpkkfp23dAcvirRPoQRmTs2q3Y8/w494-h640/IMG_9694.jpg" width="494" /></a></div><p><br /></p><p><br /></p>Cari amanti della carta, <p></p><p>nel meraviglioso mondo della carta possiamo creare qualsiasi tipo di cosa, negli anni mi sono chiesta come facessero a rilegare quaderni o diari o come riuscivano a realizzare delle case o dei fiori di carta. Ora che mi sono appassionata allo scrapbooking ho capito che realizzare alcune cose è più semplice di quanto pensassi.</p><p>Alcune volte basta avere le misure corrette, una taglierina, stecca e matita, ago e filo e della bella carte scrap. In altri casi bastano delle semplici fustella e una fustellatrice.</p><p>Oggi vi mostro dei semplici quaderni che ho realizzato utilizzando una carta scrap da 190 gr, ago, filo e dei fogli bianche da 250 gr.</p><p>Crearli è più semplice di quello che pensi.</p><p>Vi auguro buone feste!</p><p> </p><p>eng</p><p>Dear lovers of paper, </p><p>in the wonderful world of paper we can create any kind of thing, over the years I wondered how they could bind notebooks or diaries or how they could make houses or paper flowers. Now that I’m into scrapbooking, I realized that making some things is easier than I thought.</p><p>Sometimes you just have the correct measurements, a cutter, cue and pencil, needle and thread and some nice scrap papers. In other cases, a simple die and a die cutting machine are sufficient.</p><p>Today I show you some simple notebooks that I made using a paper scrap 190 gr, needle, thread and white sheets 250 gr.</p><p>Making them is easier than you think.</p><p>Have a great holiday!</p><div><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh88HAivwOvmb4TC-KPIkaoQuvn5eX4UxuWYpz-IMwA0KciMrJGMkimlL7QqlQMg9CUGKMtxmwGxlb8EM6fjKnqrtcMjNenunIo0aKvbVo6wbMcUnhdc42hPwQgI8uY5um568peumkuF72BM42-CbBbeK9RQrCtFb7I3v96r8OKGR4oKlQ5eaI0mBLk8kc/s4032/IMG_9702.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh88HAivwOvmb4TC-KPIkaoQuvn5eX4UxuWYpz-IMwA0KciMrJGMkimlL7QqlQMg9CUGKMtxmwGxlb8EM6fjKnqrtcMjNenunIo0aKvbVo6wbMcUnhdc42hPwQgI8uY5um568peumkuF72BM42-CbBbeK9RQrCtFb7I3v96r8OKGR4oKlQ5eaI0mBLk8kc/w300-h400/IMG_9702.jpg" width="300" /></a></div><br /><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dyZLLTDfJpRDMKxw0uTM5frGi3DsUNzOiUtwDSw9_kHzdBj68qvFO5JEKY6MqvEWCAOMeRq3UNCO-h4u4KY3w' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div><br /><p><br /></p><p><br /></p>Alicehttp://www.blogger.com/profile/12140018021102349647noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6021869084010919473.post-55590855801434719122023-12-21T05:30:00.000-08:002023-12-21T05:30:00.140-08:00[SCRAPBOOKING] Junk journal to decorate #19: Turquoise journal and coffee<p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjffl9L7D9g3jS7FGLWP92s6bZthd4xZWBZ09DE028n1ELPGayS1v1BXX9VRYlqkxvesfhRvITfKe4Gn3NdqqnkyQwlkDEtngVpgVthlkyEN-uq-q18s_pZBNSpCdrzDiI9WT9TYQuBRCVXiGSiOmPJvuG3_OzG9U07PXXvKkvry2KtPig8d22v_uvgUmU/s3909/IMG_9532.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="3909" data-original-width="2659" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjffl9L7D9g3jS7FGLWP92s6bZthd4xZWBZ09DE028n1ELPGayS1v1BXX9VRYlqkxvesfhRvITfKe4Gn3NdqqnkyQwlkDEtngVpgVthlkyEN-uq-q18s_pZBNSpCdrzDiI9WT9TYQuBRCVXiGSiOmPJvuG3_OzG9U07PXXvKkvry2KtPig8d22v_uvgUmU/w437-h640/IMG_9532.jpg" width="437" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"></td></tr></tbody></table> <p></p><p><br /></p><p>Cari amanti della carta, </p><p>oggi vi mostro questo junk journal, che ho realizzato per una persona che ama il colore turchese e il caffè. Come i precedenti i junk journal sono da decorare e personalizzare, si possono aggiungere cartoline, scontrini, foto, biglietti e tutto ciò che si vuole. I junk journal diventano personali, quando chi li riceve inserisce qualcosa che riguarda la sua vita, i suoi viaggi o dei ricordi.</p><p>La differenza rispetto ai precedenti è che la copertina è completamente rivestita di stoffa, anzi di due tipi di stoffa diversa.</p><p><br /></p><p>eng</p><p>Dear lovers of paper, </p><p><br /></p><p>Today I show you this junk journal, which I made for a person who loves turquoise color and coffee. As the previous junk journals are to decorate and customize, you can add postcards, receipts, photos, tickets and anything you want. Junk journals become personal, when the recipient inserts something about his life, travels or memories.</p><p>The difference from the previous ones is that the cover is completely covered with fabric textile and indeed of two different types of fabric textile</p><p><br /></p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhx0wuzFOl4uqhb7ytK65qPo7LX6LLB8vDNU2LNB5-Q-ob55mkMZbirxbR9FIGCrJ2vUkdskTGZ9rz4az02PmxntbUf3J59KnkAuEKVcPD9MxUtufEPQyY3Hd6BWbD_p3ogFswlldd2vrGwUmGyyer5C7oqOgCFqynktBpf5BUvRD9xDoglDXhMitHcsc0/s2927/IMG_9530.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2927" data-original-width="2142" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhx0wuzFOl4uqhb7ytK65qPo7LX6LLB8vDNU2LNB5-Q-ob55mkMZbirxbR9FIGCrJ2vUkdskTGZ9rz4az02PmxntbUf3J59KnkAuEKVcPD9MxUtufEPQyY3Hd6BWbD_p3ogFswlldd2vrGwUmGyyer5C7oqOgCFqynktBpf5BUvRD9xDoglDXhMitHcsc0/s320/IMG_9530.jpg" width="234" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhX2LufUUHTAcqju6UrUud8uhT7crru_0XW08fMhvUDtEkt_WBtKRUBwZlH76tLCqKNdmXeYhNZL2ZgYRqmG881IW-Bty6aCzPeH2EW61t6Y5Me7y8z1XKsqOq5Sw1pIy8Y8nqGxOn7hrehzSH9QcFHL3T8bTlDL95hx_mW2smYrA1j5hof3xi_LqQu_lw/s2720/IMG_9524.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2720" data-original-width="1917" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhX2LufUUHTAcqju6UrUud8uhT7crru_0XW08fMhvUDtEkt_WBtKRUBwZlH76tLCqKNdmXeYhNZL2ZgYRqmG881IW-Bty6aCzPeH2EW61t6Y5Me7y8z1XKsqOq5Sw1pIy8Y8nqGxOn7hrehzSH9QcFHL3T8bTlDL95hx_mW2smYrA1j5hof3xi_LqQu_lw/s320/IMG_9524.jpg" width="226" /></a></div><br /><br /><br /></div><br /><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dyymHcUu9FLm41s9YnMQH0c2W6F4tnZs9q5PCY1mxpza1nIkOM6xo2NGFA2loDqCrKdiAkSfbDDboNUcc_YMw' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div><br /><p><br /></p>Alicehttp://www.blogger.com/profile/12140018021102349647noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6021869084010919473.post-42119543856584894132023-12-21T04:30:00.000-08:002023-12-31T14:19:37.417-08:00Weyward di Emilia Hart<p>Cari lettori, </p><p>concludiamo il 2023 con uno dei migliori libri che ho letto quest'anno, Weyward di Emilia Hart. </p><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfnNzo4m3e3GoURF8_6bnAjTFyKlPf_vDcDzJCY4cyjYdW3IsteQ_d1iCdWzgmPg0ucl4OfmPQfHqyhPKTZZlXlL2Evu7h3W57M6vDEhQpmAuh8WdLXAAXlGcGhxKx1m-9LKOxDDM40exqu9Nfccm2ze8tUOaxxM5wtZCqlCC_muS3dRikFwUtHWpPmGk/s3788/Weyward.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3788" data-original-width="3024" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfnNzo4m3e3GoURF8_6bnAjTFyKlPf_vDcDzJCY4cyjYdW3IsteQ_d1iCdWzgmPg0ucl4OfmPQfHqyhPKTZZlXlL2Evu7h3W57M6vDEhQpmAuh8WdLXAAXlGcGhxKx1m-9LKOxDDM40exqu9Nfccm2ze8tUOaxxM5wtZCqlCC_muS3dRikFwUtHWpPmGk/w510-h640/Weyward.jpg" width="510" /></a></div><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg92cVKM04dxoPLjGuZAPuil4EhsdSue-NvwqRgzmJXLgg8DkIriALhfxZ5bh16g7Oysvugu07htBnR_BfK-FMbGTa9t-fGhhS3YwJ7lwDrHIdxCuNv4DUgnrF5qWHAjIq1ZUchiu2z22enow1Zi8N8YOGdAMpkYosswTmvI4UVpoSfqntZshUEGzUt8xU/s320/valutazioni-4stelle.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="100" data-original-width="320" height="63" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg92cVKM04dxoPLjGuZAPuil4EhsdSue-NvwqRgzmJXLgg8DkIriALhfxZ5bh16g7Oysvugu07htBnR_BfK-FMbGTa9t-fGhhS3YwJ7lwDrHIdxCuNv4DUgnrF5qWHAjIq1ZUchiu2z22enow1Zi8N8YOGdAMpkYosswTmvI4UVpoSfqntZshUEGzUt8xU/w200-h63/valutazioni-4stelle.png" width="200" /></a></div><br /><p><br /></p><p>Questo romanzo l'ho visto ovunque e ne ho sempre sentito parlare bene da pseudo influencer di libri di cui non mi fido, che sponsorizzerebbero anche le pop corn pur di ricevere qualcosa gratis.</p><p>Me lo ha consigliato un'amica e mi ha detto:" proviamo a leggerlo e vediamo se ne vale la pena" e deve dire che è stata una sorpresa e come libro d'esordio è stata una vera scoperta. </p><p>Non vi racconterò la trama, la potete trovare dove volete ma preciso subito che il femminismo qui non centra nulla, in questo periodo se ne parla anche troppo, in questo testo si punta l'attenzione sul pregiudizio che da secoli si ha nei confronti delle donne; perché per un motivo <b>o per un altro se una donna non seguiva quello che la società le diceva di fare o non si comportava come ci si aspettava, o era pazza o era una strega. </b></p><p>La storia è interessante, scorrevole, appassiona il lettore per tutta la durata della narrazione, le tre protagoniste sono descritte in maniera credibile e convincente e ogni capitolo è alternato con le storie di queste tre donne. Non ne ho preferita una all'altra, mi sono affezionata a tutte e tre, alle loro sofferenze, paure, emozioni e leggendo questa storia ho capito molte cose.</p><p>Il pregiudizio è difficile da cambiare nella mente delle persone, nella società in cui viviamo, alcune volte gli altri sanno di più sulla nostra storia e sul nostro passato di quello che sappiamo noi stessi, bè forse credono di saperlo.</p><p><b>L'autrice Emilia Hart sa scrivere, sa narrare una storia, sa coinvolgere il lettore, sa attirare l'attenzione sui temi di cui vuole parlare, ha un vero e proprio talento.</b></p><p>Ho sempre pensato che i romanzi più venduti siano frutti di due fattori, il primo il marketing, la fortuna o il destino come lo vogliamo chiamare e il secondo il vero e puro dono della scrittura, se vediamo le classifiche quando di questi autori hanno davvero il talento? Per me pochi ma questa autrice ce l'ha, l'x factor della scrittura, quel quid in più per farsi notare in questa marea di falsi scrittori.</p><p><b>Sappiamo tutti come funziona l'editoria oggi, si promuove non ciò che vale ma quello che vogliamo che valga e così siamo attratti da quel libro pubblicizzato che alla fine ci deluderà. </b>Sì così la casa editrice ha vinto, ti ha fatto acquistare un libro mediocre spacciandolo per un capolavoro e ha raggiunto il suo obiettivo quello di vendere e di arrivare al budget fissato e questo succede spesso, forse anche troppo. </p><p>Su Goodreads ho votato questo libro come miglior esordio del 2023 e ha vinto sia in questa categoria che come miglior libro di fiction storico, questo è un social che mi piace dove ci sono i veri lettori dove si può ancora respirare odore di libri e di lettura. </p><p style="text-align: center;">***</p><p><b>Trama</b></p><p>Tre donne. Cinque secoli. Un segreto.</p><p>Un appassionante romanzo che racconta la storia di tre donne appartenenti a epoche diverse ma legate da un segreto troppo pericoloso per essere rivelato.</p><p>Kate, 2019</p><p>Kate fugge da un marito violento lasciandosi alle spalle la sua vita a Londra e cercando rifugio in campagna, al Weyward Cottage, ereditato dalla prozia. Le mura di quella vecchia casa custodiscono un segreto, nascosto lì dai tempi della caccia alle streghe.</p><p>Violet, 1942</p><p>L’adolescente Violet è più interessata a collezionare insetti e ad arrampicarsi sugli alberi che a diventare una vera signorina. Finché una catena di eventi sconvolgenti non cambierà per sempre la sua vita.</p><p>Altha, 1619</p><p>Altha è sotto processo per stregoneria, accusata di aver ucciso un uomo del posto. Conosciuta per la sua misteriosa connessione con la natura e gli animali, è una minaccia che deve essere eliminata.</p><p>Ma le donne Weyward appartengono alla natura selvaggia. E non possono essere addomesticate. Intrecciando tre storie attraverso cinque secoli, Weyward è un avvincente romanzo sulla resilienza femminile.</p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p>Alicehttp://www.blogger.com/profile/12140018021102349647noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6021869084010919473.post-83186725423388234532023-12-14T05:00:00.000-08:002023-12-14T05:00:00.149-08:00[SCRAPBOOKING] Junk journal to decorate #18: Medium journal<p> Cari amanti della carta, </p><p>oggi vi mostro uno degli ultimi junk journal che ho fatto, naturalmente sono da decorare e personalizzare, si possono aggiungere cartoline, scontrini, foto, biglietti e tutto ciò che si vuole. Sono dei junk journal che diventano personali, quando la persona che li riceve inserisce qualcosa che riguarda la sua vita, i suoi viaggi o dei ricordi.</p><p>Questo era a tema casa e fiori, le misure sono più piccole dei precedenti 18x11,5x7.</p><p><br /></p><p>eng</p><p>Hello to paper lovers, </p><p>today I show you junk journal that I made, of course they are to decorate and personalize, you can add postcards, receipts, photos, tickets and everything you want. They are junk journals that become personal, when the person who receives them inserts something that concerns his life, his travels or memories.</p><p>This was themed house and flowers, the sizes are smaller than the previous 18x11,5x7.</p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCsf10Fl0wGCmlu-xlpxtPuCY4DLxKQOIzr_RihHMCj6VRjcPVrtC4GhdYEP4JP1Mx6v3sAamg0sD4RIV231MRlu547d6DIinCO-fjAe3CT7HU5Lyiy6Op49IMN9Koh-GOsU9sJXRiplRYz1BJszQRylBjrMr7R4qxZDWDRcijHxwFsZENt4XXK555SeI/s4032/IMG_8762.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCsf10Fl0wGCmlu-xlpxtPuCY4DLxKQOIzr_RihHMCj6VRjcPVrtC4GhdYEP4JP1Mx6v3sAamg0sD4RIV231MRlu547d6DIinCO-fjAe3CT7HU5Lyiy6Op49IMN9Koh-GOsU9sJXRiplRYz1BJszQRylBjrMr7R4qxZDWDRcijHxwFsZENt4XXK555SeI/w480-h640/IMG_8762.jpg" width="480" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-vCFxzm9ssgnp8UbWMbVq447ddFcFFM4AFZoS1IHkRH2sXWat4Z5G46JaMCi6jBa9KrFaQi2Ly-xrGd_hfytJzb6Tlp-dlApNJuOaOPHuHBFwDgQbM4QZ04bXFwaG793OsoB0qdF0v8fnU41zkXwooE-E3STRYfzV0KivVo3tnFUd9T2tWlOTki3S2XI/s4032/IMG_8769.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-vCFxzm9ssgnp8UbWMbVq447ddFcFFM4AFZoS1IHkRH2sXWat4Z5G46JaMCi6jBa9KrFaQi2Ly-xrGd_hfytJzb6Tlp-dlApNJuOaOPHuHBFwDgQbM4QZ04bXFwaG793OsoB0qdF0v8fnU41zkXwooE-E3STRYfzV0KivVo3tnFUd9T2tWlOTki3S2XI/s320/IMG_8769.jpg" width="240" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitQn6AdI7C9_Oggox1xnfnUx5G_Q8nmDiw4-wnJJXTNlVGBIvjm1zLS2FJ8CZckybKWmqalXs-mFsV1kqoaUyPd1IfSqvc_B7eRhOzCZP5KRDYMnO_6lmTeSWruVehLxDkUnw4IQVJOEZEgZSFll7rvxvka8kH-1bu5-gXTlyMZPyVI3sBrDxDdJ00_zo/s2892/IMG_8776.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2892" data-original-width="1734" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitQn6AdI7C9_Oggox1xnfnUx5G_Q8nmDiw4-wnJJXTNlVGBIvjm1zLS2FJ8CZckybKWmqalXs-mFsV1kqoaUyPd1IfSqvc_B7eRhOzCZP5KRDYMnO_6lmTeSWruVehLxDkUnw4IQVJOEZEgZSFll7rvxvka8kH-1bu5-gXTlyMZPyVI3sBrDxDdJ00_zo/s320/IMG_8776.jpg" width="192" /></a></div><br /><p><br /></p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dzv0D0yFoGIQJKdWncj2Q35y3R31qB08NGej6I3kkbl8qTB7aYuW3jI1rB-7hgyDjmWyQT0zNaKpztMmoJobA' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div><br /><p><br /></p>Alicehttp://www.blogger.com/profile/12140018021102349647noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6021869084010919473.post-38933953630319503742023-12-12T04:30:00.000-08:002023-12-31T14:18:00.499-08:00La donna grigia di ELIZABETH GASKELL<p>Cari lettori, </p><p>oggi parliamo del libro "La donna grigia" di Elizabeth Gaskell, per me questa è una rilettura in una nuova traduzione della elliot edizioni.</p><p>Anche oggi arrivo tardi perché ho letto questo racconto qualche settimana fa, una lettura piacevole e che mi ha riportato nella meravigliosa narrativa gaskelliana che mi piace tanto. Ormai penso di aver letto tutti i testi in commercio della Gaskell, sto recuperando anche vecchi edizioni e testi critici sulla narrativa dell'autrice ma spero che qualche altra casa editrice traduca ancora dei racconti inediti, che sono sicura ci siano ancora da scoprire.</p><p><br /></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilYBvgNltR_XZ0SN4RWXnH8mHw5rXTTtvQXbC_qozCMl8J0MnKWfS8gMrpJuwgjl-JQZfiFPN21pCzl4MjgGyvDVCun0qSF3cZadgzWs72Uw0YjJO6qYNxvA7u3153JchFKKgvnFNn7npT0n0jSFvixL8hyh0Sf036Z59tr3isaVssInpVGYLR37hnmsE/s3486/La%20donna...%20con%20nome%20blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2644" data-original-width="3486" height="486" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilYBvgNltR_XZ0SN4RWXnH8mHw5rXTTtvQXbC_qozCMl8J0MnKWfS8gMrpJuwgjl-JQZfiFPN21pCzl4MjgGyvDVCun0qSF3cZadgzWs72Uw0YjJO6qYNxvA7u3153JchFKKgvnFNn7npT0n0jSFvixL8hyh0Sf036Z59tr3isaVssInpVGYLR37hnmsE/w640-h486/La%20donna...%20con%20nome%20blog.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div><br /></div><div>La donna grigia è un racconto presente nella raccolta Tales of Mystery and the Macabre , pubblicata nel gennaio del 1861, nel quarto volume All the Year Round di Charles Dickens.</div><div><br /></div>Conoscendo la narrativa di Elizabeth Gaskell non ci possiamo stupire del fatto che è un racconto gotico molto soft ma, in poche pagine, riesce a catturare il lettore e a farlo interessare alla breve storia.<div><br /></div><div>Soft significa che non fa paura, non possiamo negare che se parliamo di epoca vittoriana ci vengono in mente i romanzi gotici e la Gaskell scrisse solo racconti di questo genere non un vero e proprio romanzo. E tutti quelli che scrisse, era molto "leggeri" e corti, se vi va di approfondire anche questo aspetto della sua narrativa vi consiglio questo libro.</div><div><br /><p></p></div><div style="text-align: center;">***</div><div><br /></div><div><b>Trama</b></div><div><b><br /></b></div><div><b><br /></b></div><div><div><b><br /></b></div><div>Durante la notte, una tempesta improvvisa sorprende alcuni viandanti, che cercano riparo in un antico mulino. Qui una di loro viene colpita dal ritratto di Anna Scherer, la prozia del mugnaio, autrice di una lunga lettera scritta a sua figlia che rivela una storia tormentata: irretita dal gentiluomo francese Monsieur de la Tourelle, la donna lo aveva sposato senza sapere che si trattava di un membro della banda degli Chaffeurs, i quali, con la tortura del fuoco, terrorizzavano la Francia all’indomani della Rivoluzione. Testimone involontaria di uno dei delitti, Anna fuggirà con la sua domestica che, travestita da uomo, la proteggerà e la guiderà. Con “La donna grigia”, Gaskell ha creato la perfetta novella gotica, ambientata in uno dei periodi più foschi della Storia europea. Maestra insuperata della novella di costume e critica sociale, è proprio nel campo del mystery che l’autrice ha mostrato al massimo grado la capacità di affascinare e sconcertare il lettore con la sua appassionata fantasia. </div></div>Alicehttp://www.blogger.com/profile/12140018021102349647noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6021869084010919473.post-68590087378765596032023-12-07T05:00:00.000-08:002023-12-31T14:21:08.071-08:00[SCRAPBOOKING] Junk journal to decorate #17: Hortensia/Hydrangea<p> Cari amanti della carta, </p><p>oggi vi mostro uno degli ultimi junk journal che ho fatto, naturalmente sono da decorare e personalizzare, si possono aggiungere cartoline, scontrini, foto, biglietti e tutto ciò che si vuole. Sono dei junk journal che diventano personali, quando la persona che li riceve inserisce qualcosa che riguarda la sua vita, i suoi viaggi o dei ricordi.</p><p>Questo era a tema Ortensia e libri.</p><p><br /></p><p>eng</p><p>Hello to paper lovers, </p><p>today I show you junk journal that I made, of course they are to decorate and personalize, you can add postcards, receipts, photos, tickets and everything you want. They are junk journals that become personal, when the person who receives them inserts something that concerns his life, his travels or memories.</p><p>This was about Hydrangea and books.</p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEib2eO_zjIlttXJSVxvj8uIX03m0cKLHIfGbSlqJ3Q7YWrA47gASCkTfxbZFAGi4AqVkkWl_XNXwyQ0ntx1HGAuCJIdb0yfnh0e7m7m4xiLP3YV4TZsj7gbSvfnSYVM7qerzZt6bWMBwg3FMA4OwCCASw9L_wVkta9SDeG97rzNVcQRLdpl55LbJ6nRan0/s3754/IMG-8463.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3754" data-original-width="2644" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEib2eO_zjIlttXJSVxvj8uIX03m0cKLHIfGbSlqJ3Q7YWrA47gASCkTfxbZFAGi4AqVkkWl_XNXwyQ0ntx1HGAuCJIdb0yfnh0e7m7m4xiLP3YV4TZsj7gbSvfnSYVM7qerzZt6bWMBwg3FMA4OwCCASw9L_wVkta9SDeG97rzNVcQRLdpl55LbJ6nRan0/w450-h640/IMG-8463.jpg" width="450" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSPKvbWG-rcfcaZUv7gfiL3AcKYf5GgstbctCOcehUe2LSwyqXihxdGqJDa55Eoz7clXpOQAvdiOMJ-_nTLV6KG_DoQXc_HGWeUxkeRGrkyWRpDn_rkUtpT5QmUJfDZR5Og63QuHWH_X3i81RbdDR8cUbWsLqIVJMSdvcCKvY1Jra37W3FV6tAJn0vAc8/s3406/IMG-8466.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3406" data-original-width="1249" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSPKvbWG-rcfcaZUv7gfiL3AcKYf5GgstbctCOcehUe2LSwyqXihxdGqJDa55Eoz7clXpOQAvdiOMJ-_nTLV6KG_DoQXc_HGWeUxkeRGrkyWRpDn_rkUtpT5QmUJfDZR5Og63QuHWH_X3i81RbdDR8cUbWsLqIVJMSdvcCKvY1Jra37W3FV6tAJn0vAc8/s320/IMG-8466.jpg" width="117" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjddb6LDDY2E723Y_pHOsuqELHy_AsiU8kNItwbpjb_0sbZ8vWhHnu-VZMm8JoSkNWidy32FyYG2VYT3KU80cLliPKFAfToiVxKdmO6wMEIp1G2jy-GFx6_1AlNxRLTbRbATMtkuD_Unw4c309BFf5w00m6UZO2BH6OfDp09ahqsBrxhfW1BvMlLjIwURI/s3732/IMG-8474.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3732" data-original-width="2815" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjddb6LDDY2E723Y_pHOsuqELHy_AsiU8kNItwbpjb_0sbZ8vWhHnu-VZMm8JoSkNWidy32FyYG2VYT3KU80cLliPKFAfToiVxKdmO6wMEIp1G2jy-GFx6_1AlNxRLTbRbATMtkuD_Unw4c309BFf5w00m6UZO2BH6OfDp09ahqsBrxhfW1BvMlLjIwURI/s320/IMG-8474.jpg" width="241" /></a></div><br /><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dzw17W68LEJNZRaPGD6T8SRKJNttL4CNIbbhFdYkYWhSUmv5XHjef2MV9fAqHd7nP6HJBAFDJB-lEuo2hHeKw' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div><br /><p><br /></p>Alicehttp://www.blogger.com/profile/12140018021102349647noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6021869084010919473.post-74728510145777025832023-11-28T04:30:00.000-08:002023-12-31T14:18:25.159-08:00[LOST IN VICTORIAN AGE] Elizabeth Gaskell: edizioni vintage da approfondire<p>Cari lettori, </p><p>oggi torniamo nel magico mondo vittoriano, con tre nuovi saggi dedicati alla narrativa di Elizabeth Gaskell. </p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsmpukvkvlx_GQBPM1DKodVMs7EAtzogjhs003Vqa-qBcIEoQWwXAWnxm1FFY-PAtZRvNpgIb1qvAtxpN5Sktx-vz2MEP235mTRkZEHWzXGm-j_x6gol8RsaMOPm6rHlSTT50YxO_loSIV4pVpPFZWDRrgk3VfFtiOUj6IeWoNLW53POQHlRWDqhK-UK8/s3918/Nuovi%20testi%20Gaskell%20con%20nome%20blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2859" data-original-width="3918" height="468" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsmpukvkvlx_GQBPM1DKodVMs7EAtzogjhs003Vqa-qBcIEoQWwXAWnxm1FFY-PAtZRvNpgIb1qvAtxpN5Sktx-vz2MEP235mTRkZEHWzXGm-j_x6gol8RsaMOPm6rHlSTT50YxO_loSIV4pVpPFZWDRrgk3VfFtiOUj6IeWoNLW53POQHlRWDqhK-UK8/w640-h468/Nuovi%20testi%20Gaskell%20con%20nome%20blog.jpg" width="640" /></a></div><br /><p><br /></p><p>Era da tempo che cercavo questi libri e sono molto felice di averli trovati, sono usati e sono testi che sono difficili da reperire, ma se si cerca bene si trova ancora qualche copia in giro.</p><p><br /></p><p>- "Mary Barton" il romanzo della denuncia di Michele Ingenito è un testo del 1983 dell'Università degli studi di Salerno. Mary Barton è il primo romanzo che la Gaskell pubblicò nel 1848, è un libro coraggioso che tratta il tema della lotta delle classi operaie. E' un'opera di denuncia dello sfruttamento del lavoratori nelle fabbriche e per questo fu molto criticata.</p><p><br /></p><p>- Elizabeth Gaskell- A portrait in letters J.A.V. Chapple del 1980 è una raccolta in inglese di alcune lettere che lei scrisse ad amici, alle figlie o ad altri importati personalità dell'epoca per raccontare la sua vita, i suoi romanzi, i suoi viaggi. Quello che traspare è una donna sensibile, intelligente e molto curiosa della vita.</p><p>-Gaskelliana di Giorgio Spina del 1988 è un altro testo universitario dell'università di Genova, che non è altro che un'altra biografia dedicata alla famosa scrittrice inglese, sia per approfondire la sua vita che la sua narrativa.</p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p>Alicehttp://www.blogger.com/profile/12140018021102349647noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6021869084010919473.post-66778680231330691352023-11-24T05:00:00.000-08:002023-11-24T05:00:00.134-08:00[SCRAPBOOKING] Junk journal to decorate #16: Turkey<div><p>Cari amanti della carta, </p><p><br /></p><p>oggi vi mostro uno degli ultimi junk journal che ho fatto, naturalmente sono da decorare e personalizzare, si possono aggiungere cartoline, scontrini, foto, biglietti e tutto ciò che si vuole. Sono dei junk journal che diventano personali, quando la persona che li riceve inserisce qualcosa che riguarda la sua vita, i suoi viaggi o dei ricordi.</p><p>Questo era a tema Turchia.</p><p><br /></p><p>eng</p><p>Hello to paper lovers, </p><p>today I show you junk journal that I made, of course they are to decorate and personalize, you can add postcards, receipts, photos, tickets and everything you want. They are junk journals that become personal, when the person who receives them inserts something that concerns his life, his travels or memories.</p><p>This was about Turkey.</p></div><p></p><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjX80V4_w228hSbNb7511THBDGH03kIb41YzyrtAyWR3UHGDQtjmKf1zncpzlV-uGR0UxPZjLshhEWJUSA8kOiV01qzVgXPfFtpIKrlfBiXa7_FRbWYyojmnJkHzn4Q9G2EqPkPlptBOzzYAmHHuAqYFrcbXGIuqpT0IBjYqXkqVehT1NzBeMwfCFCt2OY/s3716/IMG-8434.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3716" data-original-width="2840" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjX80V4_w228hSbNb7511THBDGH03kIb41YzyrtAyWR3UHGDQtjmKf1zncpzlV-uGR0UxPZjLshhEWJUSA8kOiV01qzVgXPfFtpIKrlfBiXa7_FRbWYyojmnJkHzn4Q9G2EqPkPlptBOzzYAmHHuAqYFrcbXGIuqpT0IBjYqXkqVehT1NzBeMwfCFCt2OY/w490-h640/IMG-8434.jpg" width="490" /></a></div><br /><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwdmxa6nMfiEPRMfBOvs-QZcMAyAGpJoAK7mCzYN0T6p6o42_bO96rZ8YtChk62omOOxgWdHNT2lyfIT9lPnX0kQ5NmYHpVswLKgo3NNRi1quJnWDFPMGhR6dUOWXszSYhcK31C9tV-HjrAoY2G-hcAn-WYDjN_MeFvsM6kgQarW4ij_QItQrkcFJQXko/s3436/IMG-8441.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3436" data-original-width="1741" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwdmxa6nMfiEPRMfBOvs-QZcMAyAGpJoAK7mCzYN0T6p6o42_bO96rZ8YtChk62omOOxgWdHNT2lyfIT9lPnX0kQ5NmYHpVswLKgo3NNRi1quJnWDFPMGhR6dUOWXszSYhcK31C9tV-HjrAoY2G-hcAn-WYDjN_MeFvsM6kgQarW4ij_QItQrkcFJQXko/s320/IMG-8441.jpg" width="162" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgePrmeJWOqMOi8b8l826JZ33Xg6jm0OPcdWbYGF6Y4KUz58T-bPDs1JPZfLiCX2XpJmnYYNNjvKdSm1IvuDQFRJ3ZxX7p3YfW5555k0jn1qS0N24fYJUnrM4IwwQI9Hvl3ZOdDG_UAkBEIuMjmNRzLc-OVTAkXonFcS7-tyPxqOVhh5jbwDAT73gtH87I/s4032/IMG-8444.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="2759" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgePrmeJWOqMOi8b8l826JZ33Xg6jm0OPcdWbYGF6Y4KUz58T-bPDs1JPZfLiCX2XpJmnYYNNjvKdSm1IvuDQFRJ3ZxX7p3YfW5555k0jn1qS0N24fYJUnrM4IwwQI9Hvl3ZOdDG_UAkBEIuMjmNRzLc-OVTAkXonFcS7-tyPxqOVhh5jbwDAT73gtH87I/s320/IMG-8444.jpg" width="219" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisyIGDyV2L6XLCcUCHsqzlIft6CV0uuQ7TjbGlB_R9QU8IKB9rAOiMFdEnST-538zlVztjQz2NZc67Buwy5YGA8Eikw6C2QwgMq8K7DYrjtXKimwchE3X9-cyMTrBbOvaObrSkJbxw-uOEFH4lE4BN5eRva3qGm5e4l8qiMWfa8bLjHSqcdOI-vjFavJE/s3384/IMG-8453.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3384" data-original-width="1598" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisyIGDyV2L6XLCcUCHsqzlIft6CV0uuQ7TjbGlB_R9QU8IKB9rAOiMFdEnST-538zlVztjQz2NZc67Buwy5YGA8Eikw6C2QwgMq8K7DYrjtXKimwchE3X9-cyMTrBbOvaObrSkJbxw-uOEFH4lE4BN5eRva3qGm5e4l8qiMWfa8bLjHSqcdOI-vjFavJE/s320/IMG-8453.jpg" width="151" /></a></div><br /> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dwUxQjiaDceAQKxlQOgT5y74WpMiFlbYPaMq2zydBZoPIkQp3sQlj7h7vqGBJvdwDtl_6W6CqqsB-EX3lm59w' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div><br /><p></p>Alicehttp://www.blogger.com/profile/12140018021102349647noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6021869084010919473.post-17712022110569599462023-11-21T04:30:00.049-08:002023-12-31T14:18:44.479-08:00The Turnglass. La clessidra di cristallo di Gareth Rubin<p>Cari lettori, </p><p>anche oggi il tempo è poco e le cose da fare sono molte, vi segnalo questa lettura che ha attirato l'attenzione di molti lettori e anche la mia, in molti ne parlano per me è stata una delusione. Vi dico cosa ne penso nel post.</p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhm5B54o6wXRBFjgsswNkx3m4mgTBHo7BOjVUwmf5kjOw7vMYH3q_M42U4k5u2ebvrcgu2caTR83Kh9-pnpStWJ__DAS0Dc_dEic9jr2bwQOyuPMVDnbk-ryq3UrUjWJ7-JLZdaRCHS1DjkJCS8aFMz0b3Qs47PBHWoJBSWji0el2YamI3lCaAhTWK121M/s3724/Turnglass%20con%20nome%20blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2805" data-original-width="3724" height="482" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhm5B54o6wXRBFjgsswNkx3m4mgTBHo7BOjVUwmf5kjOw7vMYH3q_M42U4k5u2ebvrcgu2caTR83Kh9-pnpStWJ__DAS0Dc_dEic9jr2bwQOyuPMVDnbk-ryq3UrUjWJ7-JLZdaRCHS1DjkJCS8aFMz0b3Qs47PBHWoJBSWji0el2YamI3lCaAhTWK121M/w640-h482/Turnglass%20con%20nome%20blog.jpg" width="640" /></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiptqsgbjHbWfSh-nKzahTsoE8S92f0QtEenH2yN44Re5ALtIHs6t4fCCauo0oVgWRBuH8W7OpPZZqCpysU5m3xigQp6VUqo0t2r2ynQCniOlocL3ne4WWsLhd9-QSLVo0rDSakGLx81zm0X5IWzMWOO8A7phb2rd0gpAvOkEaS-FRW7RMZaz1N0xhHIs/s320/valutazioni-2stelleemezza.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="100" data-original-width="320" height="63" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiptqsgbjHbWfSh-nKzahTsoE8S92f0QtEenH2yN44Re5ALtIHs6t4fCCauo0oVgWRBuH8W7OpPZZqCpysU5m3xigQp6VUqo0t2r2ynQCniOlocL3ne4WWsLhd9-QSLVo0rDSakGLx81zm0X5IWzMWOO8A7phb2rd0gpAvOkEaS-FRW7RMZaz1N0xhHIs/w200-h63/valutazioni-2stelleemezza.png" width="200" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div></div><p>L'idea di questo libro è molto buona, amo sempre leggere qualcosa di nuovo, nuovi autori o nuove ambientazioni, la curiosità prevale sempre sul resto, anche se in questo caso ho trovato anche la trama interessante.</p><p>Questo romanzo è una sorta di thriller, di storia familiare con un pizzico di gotico ma il problema per me è come è stata costruita la storia, non era molto avvincente, con pochi colpi di scena e la parte ambientata ai primi del Novecento era noiosa. Pensavo ci fosse più azione, più mistero, mi è mancata quella magia che sento quando leggo un testo vittoriano, probabilmente questo è dovuto al fatto che l'autore fosse contemporaneo e non è riuscito a creare quell'atmosfera così suggestiva.</p><p>Per comprendere al meglio la storia si dovrebbe iniziare dalla parte di fine Ottocento, che io ho preferito.</p><p>E' una stata una lettura piacevole ma mi è mancato anche un vero e proprio approfondimento dei personaggi principali che avrebbe reso la storia più credibile. </p><p>E' stato un libro leggero senza alcuna pretesa, purtroppo sarà un libro mi dimenticherò in fretta. </p><p><br /></p><p><br /></p><p style="text-align: center;">***</p><p><br /></p><p>Inghilterra, 1881</p><p>«Turnglass House ha sempre avuto qualcosa di corrotto e maligno.» Questo è tutto ciò che il giovane medico Simeon Lee sa quando arriva a casa dello zio, il parroco Hawes, per curarlo. Una sola finestra illuminata, un orizzonte sospeso sul vuoto, una palude fangosa pronta a inghiottire i pochi che osano avventurarsi. Lo zio è convinto di essere stato avvelenato ei suoi sospetti ricadono su Florence, la cognata. Immobile, con addosso un abito di seta verde e un sorriso beffardo, Florence li fissa dalla cella di vetro in cui si trova segregata da quando, in un raptus di gelosia, ha ucciso il marito.</p><p>Molti la agire pazza, ma secondo Simeone è una figura tutta da decifrare. Come tutto da decifrare è il volumetto rosso che spicca nell'immensa biblioteca dello zio e che lei continua a indicargli. Un libro che racconta una vicenda ambientata nel futuro e che tuttavia potrebbe rivelare qualcosa sul presente.</p><p>Un libro che parla di un'altra terra, la California, in un'altra epoca, il 1939, che pure ha tanti punti in comune con la storia di questa famiglia inglese. La storia di un uomo che indaga per scoprire cos'era accaduto alla madre, scomparsa vent'anni prima…</p><p>California, 1939</p><p>Quella dello squattrinato Ken Kourian è una vita divisa tra provini cinematografici e lavoro in un giornale, finché incontra Oliver Tooke. Affascinante, mondono e insieme riservato, Oliver è un celebre scrittore figlio del governatore della California. Da qualche tempo appare incupito, e la pubblicazione del suo nuovo romanzo sembra angosciarlo.</p><p>Una sera, arrivato a casa sua, Ken fa una scoperta lo trova riverso sulla scrivania, il collo lacerato da una battaglia, la pistola nella mano. La morte viene presto archiviata come suicidio, ma Ken non è convinto e decide di indagare. Le ricerche lo portano sulle tracce di una vecchia storia, quella del misterioso rapimento del fratello di Oliver e della scomparsa della madre. Una famiglia sfortunata. O forse, una famiglia che nasconde troppi segreti. Ken è convinto che per scoprire la verità dovrà decifrare gli indizi nascosti nell'ultimo libro dell'amico.</p><p> Un libro che parla di un'altra terra, l'Inghilterra, in un'altra epoca, il 1881, che pure ha tanti punti in comune con la storia di questa famiglia della California. La storia di Simeon Lee, un giovane medico impegnato a soccorrere lo zio malato, un parroco…</p><p><br /></p><div><br /></div>Alicehttp://www.blogger.com/profile/12140018021102349647noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6021869084010919473.post-67974540216609816562023-11-14T03:30:00.038-08:002023-12-31T14:21:25.222-08:00True crime. Grandi casi di cronaca nera nella storia europea di Wilkie Collins <p> Cari lettori, </p><p>oggi torniamo nell'epoca vittoriana, con il libro "True crime. Grandi casi di cronaca nera nella storia europea" di Wilkie Collins.</p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOhEWrN9vlVXqRNOieRGSS7WCT8DgHiKKsIZnT9hgGizxBzADAdh_7mxsEkGnmXc1cNLob5agbkEqHr_rrPpQoaJ9uxEONNlrYAq0VfbkfNfhOOZdRmcgoDu4IXqMqmC5ruLCEwrkBdZaRWPxveNCcrdyre5v0p59c5Ys614DpwzwAi5DZv3gbERm5trI/s3041/True%20crime%20con%20nome%20blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2614" data-original-width="3041" height="550" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOhEWrN9vlVXqRNOieRGSS7WCT8DgHiKKsIZnT9hgGizxBzADAdh_7mxsEkGnmXc1cNLob5agbkEqHr_rrPpQoaJ9uxEONNlrYAq0VfbkfNfhOOZdRmcgoDu4IXqMqmC5ruLCEwrkBdZaRWPxveNCcrdyre5v0p59c5Ys614DpwzwAi5DZv3gbERm5trI/w640-h550/True%20crime%20con%20nome%20blog.jpg" width="640" /></a></div><br /><p>Come vi ho indicato negli ultimi post non ho molto tempo per fare una recensione completa, quello che farò è solo di darvi qualche indicazione e un mio pensiero sui romanzi che sto leggendo, ma questo credo sia sufficiente per suscitare o meno il vostro interessate e capire subito se il libro faccia per voi o meno.</p><p><br /></p><p>True crime è una racconta di quattro casi storici, non ambientati direttamente nel periodo in cui scrive l'autore ma nel passato. Wilkie Collins è considerato lo scrittore che ha fatto nascere il genere crime, non a caso lui scrisse un racconto sulla prima detective donna, e ha aperto la strada a tutti gli autori di crime story. (recensione IL DIARIO DI ANNE RODWAY DI WILKIE COLLINS <a href="https://www.thebooksofalice.com/2021/07/recensione-il-diario-di-anne-rodway-di.html" target="_blank">qui</a>)</p><p><br /></p><p>Oltre a scrivere romanzi, Collins era anche una sorta di giornalista e si interessò ad alcuni fatti di cronaca. Questi racconti sono usciti nelle riviste di Dickens, "Household Words" e "All the Year Round" pubblicati tra il 1856 e il 1861 e poi sono stati uniti in un'unica opera in due volumi "My Miscellanies" del 1863. Questi sono solo quattro dei venticinque racconti pubblicati.</p><p>Ecco l'elenco dei racconti contenuti nel libro:</p><p>-La vendetta di una regina 1857</p><p>-Il calderone dell'olio 1861</p><p>-Memorie di un figlio adottivo 1861</p><p>-Il pasto avvelenato 1858</p><p><br /></p><p>Questi casi vengono narrati in maniera giornalistica e oggettiva, non c'è giudizio da parte dell'autore, ma è solo una cronaca di quello che avvenne, citando le fonti da cui è riuscito a ricostruire i fatti.</p><p>Ho apprezzato maggiormente il primo e l'ultimo racconto rispetto agli altri due, non fate l'errore di aspettarvi un approfondimento dei vari casi, non è quello l'intento dell'autore e dovete considerare questo aspetto prima di leggerlo. Wilkie Collins, fu una sorta di giornalista o di cronista dell'epoca non doveva dare il suo pensiero o essere d'accordo o meno con l'epilogo della storia, il suo scopo era quello di narrare un fatto di true crime e in questo è riuscito nel suo intento.</p><p><br /></p><div style="text-align: center;">***</div><div><br /></div><div><b><br /></b></div><div><b>Trama</b></div><div><br /></div><div>Secondo T.S. Eliot, la detective fiction fu inventata da Wilkie Collins, che a metà dell’Ottocento fu un vero e proprio pioniere del genere crime. Pochi sanno però che Collins, oltre all’ideazione di romanzi, si interessò e scrisse anche di true crime, raccontando col suo stile brillante e col suo acume casi di cronaca della sua epoca e della storia a lui più prossima. Questa raccolta comprende i casi più interessanti e gli articoli più riusciti: La vendetta di una regina, racconto dello storico omicidio a Fontainebleu nel 1657 del marchese Monaldeschi su istigazione di Christina, regina di Svezia; Il calderone dell’olio, l’intricata vicenda dei tre figli di Saturnin Siadoux, assassinato, che costrinsero il prete locale a tradire la fiducia del confessionale; le avventure del più audace rapinatore del XIX secolo, Poulailler, e la storia del processo di Marie-Françoise Victoire Salmon, ingiustamente accusata di essere un’avvelenatrice. Quattro casi di cronaca nera di altri tempi narrati dalla penna di chi ha fatto la storia del genere.</div>Alicehttp://www.blogger.com/profile/12140018021102349647noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6021869084010919473.post-68822155443997474902023-11-07T03:30:00.044-08:002023-12-31T14:20:46.496-08:00Mentre aspetti la cioccolata di Michiko Aoyama<p>Cari lettori, </p><p>oggi parliamo di letteratura giapponese contemporanea con il romanzo" Mentre aspetti la cioccolata" di Michiko Aoyama. </p><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgS9LsMXjkB4ME0PkMU_A5NIyv2TpokRbGTwGHdZXsylxbp1hcBhtmgsPp7Q6Dfqyi5iJFEKt_tlCUUb1-6G39BSK_Lh4BhC6lrctCICq4g177OZ_7Ck5sPLIiRRNYMLkMW9hN3gZaukiBGg4zhAkedSbNgPCr8-ZsDO1GC1xYR_SIsyu_Ijo_6NTHmfaM/s3248/Mentre%20aspetti%20la%20cioccolata%20con%20nome%20blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2593" data-original-width="3248" height="510" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgS9LsMXjkB4ME0PkMU_A5NIyv2TpokRbGTwGHdZXsylxbp1hcBhtmgsPp7Q6Dfqyi5iJFEKt_tlCUUb1-6G39BSK_Lh4BhC6lrctCICq4g177OZ_7Ck5sPLIiRRNYMLkMW9hN3gZaukiBGg4zhAkedSbNgPCr8-ZsDO1GC1xYR_SIsyu_Ijo_6NTHmfaM/w640-h510/Mentre%20aspetti%20la%20cioccolata%20con%20nome%20blog.jpg" width="640" /></a></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEip6Kccs_F2-7FL2z0PoHeD6coGC9_iN7O_KO_0mLuaVeHx3pisS-cVMIrVHJSVRYbSb6_eb1bn5Q_-sM_m9DnHtKbrI7WHNs0DrJVdG1cLRW5i73CmLKHOjHsX3vRGzTCDl0b-jWgyxGq1m_vhAp8MTC2Qmjy10NCzJOmHkNV9R09DoxbefJRww7qIED8/s320/valutazioni-3stelle.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="100" data-original-width="320" height="63" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEip6Kccs_F2-7FL2z0PoHeD6coGC9_iN7O_KO_0mLuaVeHx3pisS-cVMIrVHJSVRYbSb6_eb1bn5Q_-sM_m9DnHtKbrI7WHNs0DrJVdG1cLRW5i73CmLKHOjHsX3vRGzTCDl0b-jWgyxGq1m_vhAp8MTC2Qmjy10NCzJOmHkNV9R09DoxbefJRww7qIED8/w200-h63/valutazioni-3stelle.png" width="200" /></a></div><div><br /></div>In questo ultimo periodo non ho molto tempo per fare delle recensioni complete, ma ci tengo comunque a lasciarvi un pensiero sui libri che sto continuando a leggere. Quest'anno, per molti romanzi, non sono riuscita nemmeno a postarvi una foto ma spero che almeno possiate trovare qualche libro che vi possa interessare. In ogni caso inserisco sempre la trama in fondo al post.<div><br /><p>Nella letteratura giapponese contemporanea il cibo rappresenta un pretesto per raccontare storie di vita, di amicizia e d'amore. In questo libro tutto parte da una caffetteria di Tokyo e da una donna che sceglie sempre lo stesso posto per sedersi e per bere la sua cioccolata. </p><p>La cioccolata, è proprio la bevanda perfetta per questo periodo e che ci accompagna (almeno per chi la può bere) fino a Natale e oltre. Adoro vedere chi fa il conto alla rovescia e aspetta con ansia questo meraviglioso periodo dell'anno.</p><p>Questa donna scrive delle lettere ma nessuno la conosce, o sa chi sia il destinatario ma questo è il pretesto per raccontare dodici racconti con protagonisti via via i vari personaggi che passano e si fermano in questa caffetteria. Ogni capitolo racconta la vita, le difficoltà, l'amore e lo stile dell'autrice nel narrare queste storie, ti riscalda il cuore come una buona cioccolata in una giornata di freddo, accompagnata da una serie tv o da un buon libro.</p><p>Non aspettatevi nulla di più di quello che vi ho indicato, è un libro semplice e che non ha pretese se non quella di rilassarvi e di farsi passare qualche ora in assoluta spensieratezza. </p><p>Ho apprezzato e vi consiglio dell'autrice anche "Finché non aprirai quel libro"</p><div><br /></div><div style="text-align: center;">***</div><div style="text-align: center;"><b style="text-align: left;"><br /></b></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div><b>Trama</b></div><div><b><br /></b></div><div>Giappone. Per prima cosa si entra in biblioteca. Poi bisogna trovare la signora Komachi, dalla pelle candida e con uno chignon fissato da uno spillone a fiori. Infine, aspettare che ci chieda: «Che cosa cerca?». Sembra una domanda banale, ma non lo è. Perché la signora Komachi non è come le altre bibliotecarie. Lei riesce a intuire quali siano i desideri, i rimorsi e i rimpianti della persona che le sta di fronte. Così, sa consigliare il libro capace di cambiarle la vita. Perché in fondo, come dice Borges, «il libro è una delle possibilità di felicità che abbiamo noi uomini». È così per Tomoka che, fagocitata dalla vita di città, ha smarrito la serenità; per Ryō, che ha un sogno, ma è in eterna attesa del momento giusto per realizzarlo. Poi ci sono Natsumi, che ha visto arenarsi la propria carriera dopo la gravidanza e non ha più la forza di lottare per riavere quello che ha perso; e Hiroya, troppo concentrato su sé stesso per cogliere nuove opportunità. Ognuno di loro esce dalla biblioteca stringendo tra le mani un libro inaspettato, e tra quelle pagine troverà il coraggio di cambiare prospettiva e non arrendersi. A volte è facile smarrire la strada e farsi domande sbagliate che non dissipano la nebbia che si ha davanti. Allora, bisogna guardare oltre e scorgere il raggio di sole che filtra dalle nuvole. La signora Komachi è lì per indicare la strada grazie al potere mai sopito dei libri.</div></div>Alicehttp://www.blogger.com/profile/12140018021102349647noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6021869084010919473.post-20716714184111393112023-10-24T05:30:00.010-07:002023-12-31T14:21:48.230-08:00Un posto sicuro di Cristina Alger<p> Cari lettori, </p><p>in questo ultimo periodo ho poco tempo per scrivere le recensioni ma oggi vi volevo segnalare un romanzo che mi ha colpito.</p><p>Scriverò solo poche righe, ma volevo lasciare una traccia di uno dei pochi romanzi che mi ha davvero entusiasmato, devo anche dire che negli ultimi mesi, nessun libro mi ha davvero coinvolta e anzi per alcuni, ho trascinato un po' la lettura dedicandomi ad altro.</p><p>Tantissimi libri, poco tempo ma soprattutto la qualità si sta abbassando tra i contemporanei e quindi sono costretta ogni tanto a rifugiarmi in un classico inglese o nella calma degli autori giapponesi.</p><p><br /></p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh12gN5rjFGL7jjV-mmm4FxSQKEqhXIHUwm5bR1H4rD-w9mazeC8f__0Bzu97DsTFzu-H2-h-cHJws7rqRxcwxzrIAP5ge7qp5_e5c1o7Su0ieHbS7c6cyU2pl4OP8JdH4pqL5YWZAaBSz0Bs-ajbeTL6qV5QDtwg0KQJKwZHW7lbsc_oTNyFcaLqqXBnA/s3456/Un%20posto%20sicuro%20con%20nome%20blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2688" data-original-width="3456" height="498" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh12gN5rjFGL7jjV-mmm4FxSQKEqhXIHUwm5bR1H4rD-w9mazeC8f__0Bzu97DsTFzu-H2-h-cHJws7rqRxcwxzrIAP5ge7qp5_e5c1o7Su0ieHbS7c6cyU2pl4OP8JdH4pqL5YWZAaBSz0Bs-ajbeTL6qV5QDtwg0KQJKwZHW7lbsc_oTNyFcaLqqXBnA/w640-h498/Un%20posto%20sicuro%20con%20nome%20blog.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdOE77QC5JOK_MScssrkldssw2BWqX-nlZILkKRHOlWYpn4VgAkW063PCNHCjb9q9E5ZhBK_Q4olwfqsSBbLQeqPRfamgX7K-gw800KvxR0d4VbTAAn53C72n7yQlIALsIzXBuX-OsQ31wkTg_mCTUM-D7YX6iG-TIZncEMtVfJnn0ERfFLx_XXXNUmtc/s320/valutazioni-3stelleemezza.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="100" data-original-width="320" height="63" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdOE77QC5JOK_MScssrkldssw2BWqX-nlZILkKRHOlWYpn4VgAkW063PCNHCjb9q9E5ZhBK_Q4olwfqsSBbLQeqPRfamgX7K-gw800KvxR0d4VbTAAn53C72n7yQlIALsIzXBuX-OsQ31wkTg_mCTUM-D7YX6iG-TIZncEMtVfJnn0ERfFLx_XXXNUmtc/w200-h63/valutazioni-3stelleemezza.png" width="200" /></a></div><p><br /></p><p><br /></p><p>"Un posto sicuro" di Cristina Alger è un thriller che ho letto assieme a Valeria, a Giovanna, a Samantha e a Giuliana per il nostro gdl mensile, la scelta di questo romanzo è stata casuale, ma devo dire che è stata una lettura davvero sorprendente e che mi ha colpito fin dalle prime pagine.</p><p>Scorrevole, avvincente e con una trama credibile ma soprattutto è riuscito a tenermi con il fiato sospeso fino alla fine, però la parte conclusiva è stata una delusione.</p><p>E' un'autrice che terrò in considerazione per il futuro.</p><p><br /></p><p style="text-align: center;">***</p><p><b><br /></b></p><p><b>Trama</b></p><p>Long Island. C'è un cielo senza nuvole il giorno di settembre in cui le ceneri di Martin Flynn, detective della Omicidi, vengono gettate in mare. Una cerimonia senza fronzoli, come l'avrebbe voluta lui. Discorsi sulla lealtà e sul coraggio, sull'onestà e la bravura, e sulle amate uscite in barca, a pesca con gli amici. Ma un funerale è spesso dove si raccontano le menzogne peggiori.</p><p>Lo sa bene Nell Flynn, la figlia di Martin. Andata via da Long Island anni prima, appena maggiorenne, Nell si è fatta una vita altrove, e anche se adesso è un'agente dell'FBI, non si può dire che abbia voluto seguire le orme del padre. Tutt'altro: da quel padre, infatti, ha cercato tutta la vita di scappare. Perché, dopo la morte della moglie, uccisa in circostanze misteriose quando Nell era solo una bambina, Martin non è più stato lo stesso. E adesso Nell è tornata a casa per un ultimo saluto a quell'uomo che non è riuscita a perdonare.</p><p>Di lì a poco, il cadavere smembrato di una ragazza viene ritrovato tra le dune di sabbia del vicino Shinnecock County Park, a un anno di distanza da un altro omicidio molto simile. Nell viene così coinvolta in un'indagine che la tocca da vicino, e si preannuncia costellata di domande senza risposte. Domande che, per Nell, diventano sempre più assillanti quando capirà che in gioco c'è molto di più che la ricerca di un assassino: perché l'ombra del sospetto si allunga sulla sua stessa famiglia, e su quel padre di cui, in realtà, ha sempre saputo troppo poco.</p><p></p><p>Dall'autrice de Il castello di carte, un nuovo capolavoro di suspense, atmosfera e ritmo: per chi ama la tensione, ma anche le storie che toccano la parte più profonda di ognuno di noi.</p>Alicehttp://www.blogger.com/profile/12140018021102349647noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6021869084010919473.post-25986086246133554422023-10-17T05:00:00.045-07:002023-10-17T05:00:00.151-07:00[RECENSIONE] I segreti di Sible Pelden di Stella Gibbons<p> Cari lettori,</p><p>dopo aver conosciuto Stella Gibbons con "La fattoria delle magre consolazioni"(post <a href="https://www.thebooksofalice.com/2022/04/recensione-la-fattoria-delle-magre.html" target="_blank">qui </a>), ho cercato qualche altro libro che avesse scritto, ne ho trovati moltissimi e ho scelto "I segreti di Sible Pelden".</p><p><br /></p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDeWdLmVuFfuNNSWPOrHN4Rzv2FgfCIpXdZ_H1AI1U20b5mDGKwbA3nEz2KeyfZocqkpW0t5cCJs5GVwYK5rEZvrH1hpg70-4o70gky5vC5LIBtcST9bwmPP1WQBpYoKnutdGtH42RnaC5HQMPE5eSODi0J-_7zB6kvdfbzJdV58xJ0h0exgvcocHTMQw/s3096/I%20segreti%20di%20Sible%20Peden%20con%20nome%20blog.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2600" data-original-width="3096" height="538" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDeWdLmVuFfuNNSWPOrHN4Rzv2FgfCIpXdZ_H1AI1U20b5mDGKwbA3nEz2KeyfZocqkpW0t5cCJs5GVwYK5rEZvrH1hpg70-4o70gky5vC5LIBtcST9bwmPP1WQBpYoKnutdGtH42RnaC5HQMPE5eSODi0J-_7zB6kvdfbzJdV58xJ0h0exgvcocHTMQw/w640-h538/I%20segreti%20di%20Sible%20Peden%20con%20nome%20blog.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRyAF0kxBPqmlqMDe08VmwlllrpqSGfrz_GjO8G18cvLxaRvtDas_Kj9SRnJvFTHadb85GUBzCFJ0NNQgXNHbVctQIcbB0Hx8w5bIgGr2QQAAbqV-d3uXXMxO2B7iO_eITYIY5R_vw-omijfpTR-Lft1rvUrmqTBuF6lv6h0MlqtGrLC3KoRB0LidQijQ/s320/valutazioni-3stelle.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="100" data-original-width="320" height="63" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRyAF0kxBPqmlqMDe08VmwlllrpqSGfrz_GjO8G18cvLxaRvtDas_Kj9SRnJvFTHadb85GUBzCFJ0NNQgXNHbVctQIcbB0Hx8w5bIgGr2QQAAbqV-d3uXXMxO2B7iO_eITYIY5R_vw-omijfpTR-Lft1rvUrmqTBuF6lv6h0MlqtGrLC3KoRB0LidQijQ/w200-h63/valutazioni-3stelle.png" width="200" /></a></div><br /><p><br /></p><p>La Gibbons è una scrittrice del Novecento poco conosciuta ma di grande talento, questo libro è ambientato negli anni trenta e la storia è incentrata su Viola, giovane vedova che dopo la scomparsa del marito va a vivere con i suoi suoceri, i Wither. </p><p>L'unica preoccupazione del suocero è il denaro, infatti chiama la nuora principalmente per questo motivo non perché sia rimasta da sola. Le altre due figlie dei Wither, Madge e Tina, sono agli antipodi e le storie di queste tre donne e le loro avventure romantiche saranno al centro della narrazione.</p><p><br /></p><p>La penna della Gibbons è sempre brillante, adoro le descrizioni della campagna inglese e la costruzione dei vari personaggi, la storia è molto piacevole ma non siamo a livelli de "La fattoria delle magre consolazioni", il suo romanzo più conosciuto.</p><p><br /></p><p>La bravura di questa autrice è nel riuscire a descrivere in maniera così divertente, acuta e ironica come viveva la classe medio-alta borghese in Inghilterra alla fine degli anni trenta.</p><p><br /></p><p style="text-align: center;">***</p><p><b>Trama</b></p><p>Viola, giovane commessa senza futuro, accetta di sposare il noioso Theodore, il quale tuttavia è così opportuno da morire di polmonite poco dopo le nozze. Senza un soldo Viola, ventunenne, è costretta ad andare a vivere in campagna con la famiglia di lui: l'orrendo signor Wither, ossessionato dai soldi, la sbiadita signora Wither, che disapprova chiunque non sia serioso e insignificante, e le cognate che hanno da tempo superato la trentina, la rigida Madge, tutta sport e cani, e la nevrotica Tina, che ha tentato molte carriere senza riuscire in nessuna. L'allegra compagnia vive a Le Aquile, una casa fredda e respingente. Dall'altra parte del bosco vive Victor, il classico Principe Azzurro e Viola, naturalmente, s'innamora di lui, sognando un ballo, un matrimonio fastoso...</p>Alicehttp://www.blogger.com/profile/12140018021102349647noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6021869084010919473.post-87624001627749533172023-10-12T05:30:00.001-07:002023-10-12T05:30:00.147-07:00[SCRAPBOOKING] Junk journal to decorate #15: Japan and London<p>Oggi vi mostro la seconda parte degli ultimi junk journal che ho fatto, naturalmente sono da decorare e personalizzare, si possono aggiungere cartoline, scontrini, foto, biglietti e tutto ciò che si vuole. Sono dei junk journal predisposti ma che poi diventano personali, quando inseriamo qualcosa che riguarda la nostra vita, i nostri viaggi o i nostri ricordi.</p><p><br /></p><p><b>eng</b></p><p><br /></p><p><br /></p><p>Today I show you the second part of junk journal that I made, of course they are to decorate and personalize, you can add postcards, receipts, photos, tickets and everything you want. They are junk journals that become personal when we insert something about our life, our travels or our memories.</p><p><br /></p><h3 style="text-align: left;">Japan</h3><p><br /></p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwDWfKCiB27e4C8HnrjfXif9MvBcwIBMZYpPhhV0_J9JNzxCTtNfATS0xX60CBAnOi3_gbStGYalkX1_NMmjirHEp7s_3nHieRk1KHVe8q59PQ70Y0Vyvvbt0R7DAQBvAlB59xpfhMatUxp3178-0uNB3tLolwWMogcXCXElNc_ICxrC0ob4fDBvgqrBU/s4032/IMG-5690.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="2652" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwDWfKCiB27e4C8HnrjfXif9MvBcwIBMZYpPhhV0_J9JNzxCTtNfATS0xX60CBAnOi3_gbStGYalkX1_NMmjirHEp7s_3nHieRk1KHVe8q59PQ70Y0Vyvvbt0R7DAQBvAlB59xpfhMatUxp3178-0uNB3tLolwWMogcXCXElNc_ICxrC0ob4fDBvgqrBU/s320/IMG-5690.jpg" width="210" /></a></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><br /><br /><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dwqsgARdKzc4cMetbITMbFR2Ic6HQdAoSR5jduqg4U4B4jyEtRskdEjC3zwLPgdZVQnUqIUdwQp6G1QpfM8gQ' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div><br /><p></p><h3 style="text-align: left;">London</h3><p><br /></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjapOT0qpcYWXxoSgFvTwSzlF3NOW_wa1HSGTenI0thQ9DMPoKNeoqlxVxCFXnAqHwtADOqbW4NrNijMhmE2NVxJjH-ni4ByPKfwRYn6pfvcrkeHmUklM7yBs7BRQ6yeW7yJoYwTkQCCfraaT-fhM8sPUn8z2BDaxijqX11_R5pHGiJ30Pu5dwuJdqSrdY/s4032/IMG-5694.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="2759" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjapOT0qpcYWXxoSgFvTwSzlF3NOW_wa1HSGTenI0thQ9DMPoKNeoqlxVxCFXnAqHwtADOqbW4NrNijMhmE2NVxJjH-ni4ByPKfwRYn6pfvcrkeHmUklM7yBs7BRQ6yeW7yJoYwTkQCCfraaT-fhM8sPUn8z2BDaxijqX11_R5pHGiJ30Pu5dwuJdqSrdY/s320/IMG-5694.jpg" width="219" /></a></div><p></p><br /><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dza9eXVvxS4qw6oqgNNb8r2cFyckYHoijlBzN9h618skL2BzFzxdirtU_Ym6XHYzm2uZdaNuy-yyjTgsat3wQ' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div><br /><div><br /></div>Alicehttp://www.blogger.com/profile/12140018021102349647noreply@blogger.com0