[RECENSIONE] Non ho paura delle tempeste-Vita e opere di Louisa May Alcott” di Romina Angelici

Cari lettori, ben tornati nel blog!
Oggi vi parlo di un libro che ho letto recentemente e che ha interrotto il mio agosto all'insegna del thriller.
Una biografia interessante e ricca di spunti, per scoprire meglio una delle autrici americane più famose dell'Ottocento, sto parlando di Louisa May Alcott.(vi avevo parlato dell'uscita del libro qui).
E' un libro che consiglio a tutte le fan di "Piccole donne" ma anche a chi vuole saperne di più sulla vita della Alcott.

Vi lascio alla mia recensione e vi saluto, dandovi l'appuntamento a domani per nuovi post e nuovi romanzi da scoprire!






Recensione: 
‘Io non ho paura delle tempeste perché sto imparando come governare la mia barca.‘
.
Inizio con la frase di Amy March questa mia recensione sul libro “Non ho paura delle tempeste-Vita e opere di Louisa May Alcott”, scritto da Romina Angelici e pubblicato dalla casa editrice flower-ed.

In questo periodo sto recuperando alcune biografie delle grandi autrici dell’ottocento e dopo quella sulle sorelle Brontë (link qui), quella su Lucy Maud Montgomery (link qui) e su Elizabeth Gaskell (che devo ancora pubblicare),  ho voluto conoscere un po’ meglio la figura di Louisa May Alcott, autrice di “Piccole donne”.

Ho voluto leggere proprio questo testo perché non è una scrittrice di cui si parla molto e per questo, ma anche come nelle precedenti letture che vi ho citato qui sopra, ero curiosa di capire come vivesse il dono della scrittura.
Louisa era una bambina di  talento e diventa una donna determinata che ha le idee chiare fin da giovanissima, vuole essere indipendente  e libera, e nei suoi diari scriveva “Userò la testa come un ariete di guerra, e a cornate mi farò strada nella mischia”, già da questa frase capiamo quale fosse il caratterino della Alcott.


Louisa era una scrittrice creativa, ambiziosa, ma anche convinta femminista e a favore dell’abolizione della schiavitù, ma non era solo questo, è sicuramente un’autrice tra le più complesse della sua epoca.
Nel suo diario scriveva che molte ragazze erano ansiose di conoscere con chi si fossero sposate le piccole donne, ma Louisa era avanti con i tempi e rispondeva così: non farò sposare Jo per far piacere a qualcuno,il matrimonio non deve essere l’unico scopo della vita di una donna.
Come non essere d’accordo con lei.

Quello che stupisce leggendo il testo è: la quantità di opere che lei ha scritto, che il suo genere prediletto fosse quello gotico, che ha utilizzato molti pseudonimi durante la sua carriera e che la sua vita letteraria non era solo racchiusa nelle avventure delle sorelle March.
Il suo romanzo di maggior successo le fu commissionato da una compagnia editoriale la “Roberts Brothers” e pensare che Louisa inizialmente rifiutò la proposta dicendo di non essere in grado di scrivere storie sulle adolescenti, ma l’insistenza dell’editore fu determinante. Sia per noi che per il futuro della scrittrice.

Louisa non solo divenne famosissima ma poté pagare i debiti della sua famiglia e viaggiare molto, visto che amava farlo. Però la Alcott non gradiva la notorietà, la fama, non era come diciamo adesso molto  “social”, anche se i suoi fan erano in continuo aumento e le arrivavano molte lettere, richiesta di autografi e interviste.
Ma nella vita della scrittrice non tutto è andato bene, ha avuto anche lei dei momenti negativi soprattutto il decennio 1850-1860, che  fu molto duro e successivamente, nonostante il successo, la sua salute ne risentì pesantemente.

Lei era una donna curiosa e aperta al mondo, a nuovi idee e a nuovi orizzonti, non si fermava ai pregiudizi dell’epoca in cui viveva.
Nonostante fosse la sorella più ribelle e anticonvenzionale della sua famiglia, rimase sempre affianco ai genitori e soprattutto al padre, fino alla fine, tanto che la scomparsa dell’autrice avvenne due giorni dopo quella del signor Alcott.
Piccole donne e la famiglia March rimarranno sempre nei nostri cuori, è sicuramente un romanzo che rappresenta non solo il simbolo del  nucleo famigliare americano, ma le virtù, i sentimenti, la morale e l’etica che troviamo nel testo dovrebbe essere d’esempio per tutti i paesi dove il libro è stato tradotto e non solo.

Ho apprezzato lo stile fluido e pulito che ha utilizzato l’autrice ma soprattutto il grande impegno e la ricerca che sono stati fatti per realizzare questa biografia,  inoltre un’altra componente importante sono le  note a piè di pagine. Queste rimandano a siti o ad altri testi per approfondire fatti o momenti della vita della Alcott, io personalmente ho fatto il tour della sua casa di Concord "Orchard House", e vi lascio il link (http://www.louisamayalcott.org/rooms.html) se fa piacere anche a voi ”visitarla”.

Romina ci dà un consiglio prima di finire la sua biografia, anche se “Piccole donne” è un libro che abbiamo letto da adolescenti, va sicuramente ripreso per apprezzare e riassaporare una storia che non passa mai di moda e che resiste nonostante siano passati 150 anni dalla pubblicazione.
Io credo che lo farò e voi?


***
Descrizione del libro:

Romina Angelici, autrice e studiosa dei classici della letteratura, ha ripercorso l’intero arco dell’esistenza di Louisa May Alcott narrando, tra le vicissitudini familiari, gli eventi storici e l’attività letteraria, i cinquantacinque anni di vita della straordinaria scrittrice americana. Pagina dopo pagina, possiamo osservare Louisa correre e saltare le staccionate come un maschiaccio, difendere i più deboli e promettere di provvedere economicamente alla sua famiglia. La vediamo così partire per Boston dove, tra amarezze e sacrifici, comincia a pubblicare le sue storie e a farsi conoscere. Poi, nel 1868, la svolta. Viene pubblicato Piccole donne e il successo è immediato: Louisa non avrebbe mai potuto immaginare che i ricordi della sua infanzia l’avrebbero resa una delle scrittrici più famose e lette al mondo. Amata da intere generazioni di lettori, scrisse moltissimo nel corso della sua carriera letteraria e avrebbe scritto ancora tanto se il destino le avesse concesso altro tempo: l’esperienza come infermiera durante la Guerra di Secessione fu tragica anche per le conseguenze letali che ebbe sulla sua salute. Offrendo ai lettori un ritratto affettuoso e completo, quest’opera va finalmente a colmare la vistosa lacuna tra le pubblicazioni biografiche in italiano.

Indice degli argomenti:

I. Volevo essere Jo March
II. I primi anni
III. La passione per i viaggi
IV. Momenti bui
V. L’esperienza devastante della guerra
VI. In Europa come dama di compagnia
VII. Una scrittrice di successo
VIII. Il lento declino fisico
IX. Il viaggio del pellegrino
X. I romanzi per ragazzi
XI. Louisa in versione natalizia
XII. Nel baule dei manoscritti di Jo
XIII. I derivati

Collana: Windy Moors
Volume: 16

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